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Care Film Festival: Intervista a Sara Carenza

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La Redazione
Pubblicato il: 05/08/2017 vai ai commenti

Le interviste

Intervista ad uno dei giurati  del Care Film Festival (CFF), Sara Carenza.

Un concorso internazionale per cortometraggi sul tema del "PRENDERSI CURA", che si terrà a Monza il prossimo 21 Ottobre.

Il tema del  CFF rappresenta un aspetto peculiare di quello che è il ruolo dell’infermiere, ovvero il “PRENDERSI CURA” della persona assistita. NurSind, promotrice dell’iniziativa, si pone come obiettivo statutario il “PRENDERSI CURA” dell’infermiere; intende, cioè, diffondere cultura favorendo, contemporaneamente, la conoscenza di quello che è il ruolo dell’infermiere all'interno della nostra società.

InfermieristicaMente sarà presente all'evento in qualità di Media Partner.

 

Sara Carenza, si racconti al pubblico che non ha il piacere di conoscerla?

Ciao, sono Sara, ho 22 anni, ho studiato Scienze dei Beni culturali alla Statale di Milano e sono in procinto di iniziare la laurea magistrale, sono sempre stata appassionata di arte, amo viaggiare e conoscere nuovi posti e usanze oltre ovviamente girare musei! Amo il cinema, a cui sono riuscita ad avvicinarmi un po’ di più con dei corsi in università. Mi piace molto leggere, fare sport e fare gite nella natura.

 

Dalla sua storia leggo che ha già partecipato come giurata al Festival del Cinema Documentario, quindi non è nuova all’esperienza

Esattamente. In ottobre dello scorso anno ho partecipato a quella che è stata una fantastica esperienza. Ho avuto modo di conoscere tante realtà diverse (quelle dei protagonisti dei documentari) e di confrontarmi su tematiche importanti con gli altri giurati. È stata un’esperienza che indubbiamente mi ha lasciato molto. L’elemento che mi ha colpito di più è il fatto che ciò che vedevamo sullo schermo era reale. Inoltre è stato divertente mettersi per la prima volta nei panni del giudice, dopo anni di scuola! Tra l’altro prima di replicare l’esperienza con il Care Film Festival in ottobre, mi cimenterò nuovamente nella giuria giovani del Festival Mix di Milano a giugno.

 

Mi può esprimere in breve il suo concetto di “prendersi cura”?

Prendersi cura per me vuol dire dedicare del tempo a qualcuno o qualcosa in modo disinteressato, se non con lo scopo di far stare bene. Inoltre ritengo che nel momento in cui ci si prende cura di qualcuno non si sta solo facendo del bene, ma lo si sta ricevendo, a volte un sorriso appaga molto più di tante cose. Nel prendersi cura credo che sia essenziale prima di tutto prendersi cura di se stessi, se non si sta bene è difficile aiutare gli altri. Inoltre il tema del prendersi cura mi è caro in quanto sono iscritta all’ADMO (associazione donatori midollo osseo) e in caso di necessità sarò felice di aiutare qualcuno nel mio piccolo, questo per me è uno dei modi di prendersi cura.

 

Cosa pensa di dare e cosa pensa le lascerà questa esperienza come giurato in un Festival di cortometraggi che ha appunto come tema il prendersi cura?

Non so cosa potrò dare, più che altro spero che gli altri giurati possano trarre un’esperienza positiva dal confronto con le mie opinioni, apprezzo il confronto con le idee altrui e soprattutto rispetto la diversità! Per quanto riguarda invece ciò che il festival lascerà a me sono sicura che sarà un’esperienza da cui poter imparare e crescere.