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Parma. “Non faccio il boss. Comando io”. Arresti illustri nell’operazione PASIMASI

Osvaldo Barbadi
Osvaldo Barba
Pubblicato il: 05/08/2017 vai ai commenti

Emilia Romagna

Asservimento delle relative funzioni pubbliche agli interessi commerciali di alcune case farmaceutiche.

Questo è quanto emerge dall’inchiesta denominata “PASIMASI”, (dal nome di uno degli yacht sequestrati) dove Guido Fanelli, direttore della Rianimazione dell’azienda Ospedaliera Universitaria di Parma, già estensore tecnico della legge sulla Terapia del Dolore e titolare di una pluralità di incarichi a livello nazionale, era il perno del “sistema” corruttivo realizzato per incamerare somme di denaro e beni di ingente valore.

Gravi le accuse a carico di Fanara che dalle intercettazioni si autodefinerebbe “il boss del sistema da lui creato”.

Secondo il Nas, nelle strutture controllate da Fanelli (centri regionali di eccellenza nella trattazione della terapia del dolore) “venivano valorizzate e condotte sperimentazioni cliniche illegittime su ignari pazienti (con oneri a carico del SSN) e sviluppate ricerche e raccolte di dati strumentali ai fabbisogni delle industrie, soprattutto con finalità di promozione e divulgazione dei relativi prodotti farmaceutici, avvalendosi della collaborazione di un dirigente compiacente del Ministero della Salute”.