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NurSind Pescara: allarme sicurezza pazienti e lavoratori nella Asl. Ondata di caldo e condizionatori non funzionanti

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La Redazione
Pubblicato il: 13/08/2017 vai ai commenti

Comunicati Stampa

La O.S. NurSind della Provincia di Pescara ha ricevuto diverse segnalazioni inerente l'inadeguatezza della maggior parte degli ambienti di lavoro e delle sale di degenza  della ASL Pescara, essendo sprovvisti di condizionatori  o dove sono presenti (solo in alcuni locali) non funzionano per scarsa manutenzione. Inoltre in diversi reparti come Urologia ci sono stanze con condizionatori e locali privi di condizionatori che comportano per il lavoratore il passaggio repentino da alte temperature a basse temperature che impediscono all’organismo di adattarsi in modo così repentivo,  circostanza che non garantisce le migliori condizioni del microclima nell’ambiente di lavoro e, più in generale, il benessere psicofisico della persona.

Per questi motivi ha inviato una lettera Al Dirigente Dipartimento S.P.S.A.L.  Dott. Caponetti Antonio  -- Al Resp.le Sicurezza e Protezione Interna  Dott. Busic – Agli   RLS  (rappresentanti lavoratori  sicurezza) --- Al Direttore Sanitario Asl Pescara  Dott. Fortunato

 Al Direttore delle Direzioni Mediche della ASL Pescara  --  Dott. Di Luzio  -- Al Direttore Generale ASL Pescara Dott. Mancini.                                                                                                         

Com'è noto, il livello ottimale della temperaturadell’aria viene generalmente indicato fra i 19° e i 24° centigradi. L'all. IV del Testo Unico sicurezza sul lavoro 81/08, (punto 1.9), precisa ancora che “la temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori” e che ogni persona deve poter  disporre di “almeno 10 mcubi di aria respirabile erinnovata”.

Di recente poi la Corte di Cassazione - Sezione Lavoro, con sentenza 1 aprile 2015, n. 6631, ha stabilito che nei confronti del datore di lavoro esiste un preciso obbligo di tutelare la salute psico-fisica dei prestatori di lavoro e di assicurare che i locali, sia per quando riguarda il microclima idoneo  senza sbalzi di temperature e non eccessivamente nè caldi  nè freddi.

Occorre premettere che il datore di lavoro e' obbligato ex articolo 2087 c.c., ad assicurare condizioni di lavoro idonee a garantire la sicurezza delle lavorazioni ed e' tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarita' del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrita' fisica e la personalita' morale dei prestatori di lavoro   e di assicurare che i locali  dell’azienda siano in condizioni tali da permettere agli stessi di adempiere leprestazioni contrattuali cui sono obbligati, non subendo nocumento alla propria salute.

I giudici hanno precisato altresì che nel caso in cui si prospetti la violazione di tale obbligo, che grava sul datore di lavoro, la controparte contrattuale (il lavoratore) è legittimato a non eseguire la propria prestazione eccependo l’inadempimento mantenendo, al tempo stesso,il diritto alla retribuzione,in quanto al lavoratorenon possonoderivare conseguenze sfavorevoli in ragione della condotta inadempiente del datore dilavoro.

Pertanto la scrivente O.S. ha chiesto il rispetto delle norme e delle pronunce giurisprudenziali in materia,affinché si provveda all'immediata messa a norma dei suddetti luoghi di lavoro e di degenza ospedaliera in merito al microclima e la salubrità degli ambienti di lavoro.

In attesa di un celere riscontro, riservandoci dove ne fosse necessario rivolgerci alle Autorità competenti.

 

 

 

 Il Segretario  Provinciale

  NurSind  Pescara                     

Argentini  Antonio

 

In allegato la normativa: microclima all 4.pdf