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Il nemico in casa. Quando l’aggressore è il medico

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 18/08/2017 vai ai commenti

Articolo 49 e DemansionamentoAttualità

  

“Ti faccio passare un guaio, ti faccio perdere il posto di lavoro”, sono le parole dure, protagoniste di una inqualificabile aggressione verbale, quelle pronunciate da un medico, nei confronti di un’infermiera.

(da L ’occhio di Salerno)

È accaduto a Battipaglia, nel reparto di Ginecologia ed ostreticia dell’Ospedale Santa Maria della Speranza, dove il medico al rifiuto dell’infermiera di accompagnare un paziente in radiologia, si sarebbe permesso di apostrofare malamente l’operatrice sanitaria, minacciandola di farle perdere il posto di lavoro.

L’infermiera aveva, a ragione, sottolineato al medico, come fosse compito del personale di supporto accompagnare il paziente, e che qualora lei si fosse allontanata per svolgere una mansione comunque non sua, il reparto fosse rimasto privo di personale infermieristico, essendo lei stessa, l’unica in servizio.

Lui in maniera sprezzante, avrebbe preteso di rimanere in reparto in assenza dell’infermiera, o diversamente sarebbe potuto rimanere anche il portantino, come se le competenze infermieristiche, potessero essere espletate da chiunque.

Al rifiuto della professionista di non allontanarsi dall’unità operativa, la rabbia del medico l’ha investita, umiliandola. 

Sembra che dietro l’episodio vi sia una mal digerita denuncia da parte dei sindacati, della cronica carenza di personale infermieristico a fronte di un esubero di personale medico.

L''accaduto è stato segnalato all'Ipasvi, e l'infermiera ha sporto denuncia nei confronti dell'aggressore.

Disprezzo per la professione infermieristica, demansionamento, aggressioni, forse anche un pizzico di atteggiamento misogino: un insieme di retaggi culturali difficili da eradicare e che rendono questa storia ancora più spregevole e il fatto deplorevole.