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Milano. Aggressioni all'Ospedale Sacco. NurSind: solidarietà agli addetti alla sicurezza

La Segreteria Territoriale NurSind di Milano esprimere la propria solidarietà a chi tutti i giorni mette a repentaglio la propria incolumità, ed è vicina ai poliziotti e agli agenti che sabato scorso sono stati aggrediti e feriti da un paziente ubriaco e violento presso il PS dell'Ospedale Sacco. 

Dopo la colluttazione al Pronto Soccorso, l'uomo - un 37enne italiano bisognoso di una medicazione alla mano - è stato arrestato. 

 

Non possiamo che condannare con forza questi episodi, purtroppo sempre più frequenti - dichiara Rosario Pagana, Segretario Territoriale NurSind di Milano -.
Solo nei primi quattro mesi del 2017 sono state aggredite negli ospedali italiani ben 1.163 persone, fra infermieri e medici. 
La situazione all'interno di Pronto Soccorso e reparti è davvero esplosiva e la nostra professione, quella di infermiere, è diventata un lavoro rischioso, 
esattamente come lo è quello delle forze dell'ordine e del personale di vigilanza. 
Proprio per questo NurSind Milano ha recentemente invitato i sindacati di altre professioni a rischio aggressioni - come ferrotranvieri, tassisti e rappresentanti delle forze dell'ordine - a costituire un tavolo di discussione, partendo dalla realtà milanese.
Invitiamo i sindacati di queste categorie professionali a mettere a punto con noi una strategia condivisa così da far sentire la nostra voce a chi di dovere: episodi come quelli occorsi al Sacco non devono capitare mai più - conclude Pagana -.  Non si può mettere a repentaglio la propria integrità fisica e psicologica durante lo svolgimento del proprio lavoro. 
I numeri:
In base agli ultimi dati rilevati dal Centro Studi NurSind attraverso un sondaggio effettuato in questi mesi a livello nazionale, risulta che nel primo quadrimestre del 2017 sono stati aggrediti 1.163 operatori sanitari a fronte dei 1.999 per l’intero anno del 2016.
Se il trend di inizio anno fosse confermato, ci sarebbe una crescita delle aggressioni del 75% rispetto al 2016.
Altissimo anche il numero di infermieri che sono stati aggrediti: ben il 60%, nonostante la gran parte non segnalino di aver subito aggressioni.
Ancora maggiore la percentuale di chi ritiene che il fenomeno sia in aumento o forte aumento: il 77,3%.
Pronto soccorso e reparti di emergenza rimangono le unità operative in cui le aggressioni si manifestano più frequentemente.
Inoltre, cresce la tendenza a colpire maggiormente le donne.