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Assunzioni ASL Piemonte. NurSind: l'assessore da i numeri

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La Redazione
Pubblicato il: 12/09/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioPiemonte

Continua il botta e risposta tra NurSind e l'assessore piemontese alla Sanità Saitta, sulla vicenda assunzioni. Dalla Regione snocciolano i dati sulle nuove assunzioni. Secondo il Segretario Territoriale NurSind di Torino sono dati che fanno riferimento al 2015.

Le Aziende Sanitarie del Piemonte hanno ripreso ad assumere, lentamente ma stanno assumento. Questo è quanto dichiarato dall'assessore Saitta, rispondendo alla nota inviata qualche giorno addietro dal NurSind.

Nella nota veniva denunciata l’inerzia con cui si procedeva ai nuovi innesti. Rispetto al 31 dicembre 2015 il personale infermieristico è aumentato di 58 unità, i medici di 97 e gli operatori socio sanitari di 173. Numeri che non bastano a far cantare vittoria, soprattutto se si tiene conto che parliamo di un settore – la sanità piemontese – che occupa 53.915 persone.

“Potrebbero sembrare numeri piccoli – commenta Saitta - ma sono la riprova che esiste finalmente l’annunciata inversione di tendenza nelle assunzioni di personale”.

Merito, secondo Saitta, dello “sblocco del turnover e, soprattutto, dell’uscita dal piano di rientro dal debito sanitario, obiettivi che l’amministrazione Chiamparino ha tenacemente perseguito fin dal nostro insediamento nell’estate di tre anni fa”.

Curioso che l’assessore consideri l’incremento del personale la conseguenza dell’uscita dal piano di rientro (avvenuta nel marzo 2017) e si affidi per la statistica a un raffronto con il 31 dicembre 2015, quando mancava ancora più di un anno allo sblocco del turn over.

Ciò che l’assessore non chiarisce è come stia procedendo il piano assunzioni che doveva partire in primavera e quanti nuovi innesti siano stati effettuati dallo scorso mese di marzo, quando la sanità piemontese è uscita dal calvario del piano di rientro.

Si affida piuttosto a generiche dichiarazioni di esultanza: “Sono finiti i tempi del blocco in cui era vietato anche sostituire chi andava in pensione – afferma -. Con queste assunzioni siamo in linea con quanto annunciato il 10 marzo, giorno in cui abbiamo siglato con le organizzazioni sindacali l'accordo per la stabilizzazione dei precari. Il nostro impegno per garantire con concorsi una squadra a pieno regime alla sanità continua”.

Qualcosa, però, non torna. “La verità è che le aziende continuano ad avere i vecchi tetti di spesa – attacca Giuseppe Summa -. La situazione è rimasta invariata”.

Inoltre, prosegue Summa “l’accordo siglato il 10 marzo prevedeva un confronto con le rappresentanze sindacali per individuare il fabbisogno di personale asl per asl e a oggi nessuna rsu è ancora stata convocata né dalle aziende sanitarie né dall’assessorato”.

Fonte: Lo spiffero