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Nuove forme di management per i professionisti sanitari “anziani”. Convegno ad Ancona

Si svolto ieri mattina con l’alto patrocinio del Ministero della Salute, l’evento formativo organizzato dai sindacati NurSind segreteria territoriale di Ancona e ANAOO-ASSOMED: Criticità del lavoro in sanità nelle varie età della vita professionale.

In apertura i ringraziamenti di Giuseppino Conti Segretario NurSind Ancona, per la gradita partecipazione di tante rappresentanze politiche e istituzionali regionali e nazionali come l’onorevole Emanuele Lodolini, la Presidente FNIPASVI Barbara Mangiacavalli e Salvatore Vaccaro del Direttivo Nazionale NurSind.

Conti spiegando le motivazioni ha affermato:… “Oggi trattiamo un argomento complesso, difficile ....ma necessario ed urgente perché è necessario rispettare i diritti dei cittadini e di chi lavora in sanità , troppo spesso si dimentica che il nostro lavoro lavoro è complesso e se manca la sicurezza, se manca la qualità delle cure chi ci rimette è il malato. L’Idea del convegno nasce infatti dalla famosa vicenda, dell’infermiere prossimo alla pensione, Franco Pezzuto del blocco operatorio, sanzionato dall’azienda sanitaria perché dopo aver lavorato per 15ore nelle 24 ore, anche nel turno notturno ed aver cumulato nella giornata precedente ulteriori 19 ore di servizio in sala operatoria, non ha dato disponibilità a svolgere l’ulteriore turno di 6 ore nel pomeriggio della stessa giornata. Il fatto è che non si tratta di singolo evento critico ma della normale organizzazione del lavoro. il problema è che in particolare per gli infermieri siamo passati all’età media di 42 anni del 2009 ai 49 del 2017 e questo rappresenta un serio problema per l’organizzazione del servizio sanitario nazionale. Garantire una adeguata assistenza nei reparti di degenza comporta un notevole impegno psico-fisico con numerose sollecitazioni dei carichi, delle turnazioni, delle notti, reperibilità e festivi. Aumentare come è accaduto con la legge Fornero l’età pensionabile e contemporaneamente bloccare il contratto collettivo nazionale, significa non dare la possibilità ai lavoratori anziani di poter applicare le tutele necessarie per questi lavoratori, come ad esempio esonero dalle notti, reparti, servizi con minori necessità di movimentazioni e sforzo fisico, ecc.. Forme di tutela che consentano ai professionisti sanitari “anziani” di essere ancora una risorsa e non un problema…”

All’incontro per il Ministero della Salute, l’Onorevole parlamentare Emanuele Lodolini ha informato che sono in agenda anche provvedimenti a sostegno dei problemi presentati al convegno“…un tema che riguarda tutti, non solo medici ed infermieri, e che potrà essere oggetto di discussione con alcuni correttivi, ed emendamenti posti all’attenzione oggi da Conti e Mercante nella prossima legge di Bilancio...” . In mattinata via mail è arrivato anche il saluto della Ministra della Salute Beatrice Lorenzin, che dispiacendosi di non poter intervenire asseriva l’importanza e attenzione sui temi del convegno.

Oriano Mercante segretario regionale ANAAO-ASSOMED ha ribadito: …è importante che i professionisti sanitari procedano insieme per essere una grande forza, evidenziando le cose che ci accomunano…proporre soluzioni per migliorare le condizioni di vita lavorativa dei professionisti sanitari …e voglio anticipare subito, vista la numerosa presenza di decisori politici e amministrativi sanitari che comandano molti aspetti economici, che ogni euro investito in politiche del personale produce un risparmio di 5 euro quindi nel frattempo pensateci e poi ci direte perché non ci aiutate abbastanza…"

I relatori hanno quindi illustrato e approfondito le varie tematiche portando evidenze scientifiche dei reali problemi che affliggono i lavoratori anziani del SSN e suggerendo soluzioni innovative già sperimentate in Italia e all’Estero.

In conclusione Salvatore Vaccaro del Direttivo Nazionale NurSind:…” Il problema si acuisce perché oltre all’innalzamento medio dell’età dei professionisti sanitari in attività, abbiamo avuto il blocco del turn-over…. In Sicilia dove risiedo a Catania lo sblocco delle assunzioni si è ottenuto in questi giorni. Dalle graduatorie si stanno assumendo persone di 50 anche 54 anni…in questi contesti la gestione oculate del personale è fondamentale… Ad aggravare il problema è la mancanza di flessibilità del lavoro e il blocco delle mobilità del personale sanitario, che di fatto con la discrezionalità del nulla osta, rendono gli infermieri ostaggi a vita dell’azienda…. L’insufficienza delle risorse umane…il NurSind ha finanziato uno studio internazionale RN4Cast, dove è valutato che se per una singola unità infermieristica nelle divisioni di chirurgia e medicina, si incrementano oltre le 6 unità di pazienti degenti,  viene a determinarsi un notevole aumento della mortalità degli stessi pazienti. Quindi se non si provvede a raggiungere questo obiettivo, si può anche chiedere di cancellare l’articolo 32 della costituzione, chiudere il SSN pubblico e lasciare carta bianca al privato…."