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Infermieri a rischio BPCO per l’utilizzo dei disinfettanti. Lo studio

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 18/09/2017 vai ai commenti

Studi e analisi

I disinfettanti per uso ospedaliero aumenterebbero il rischio di sviluppare la BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) tra gli infermieri.

A rivelarlo uno studio americano, presentato da una gruppo di ricercatori francesi a Milano, in occasione dell’annuale congresso dell’European Respiratory society (ERS).

(da Quotidiano Sanità)

 

Lo studio, il Nurse’s Health, avviato nel 1989, è stato condotto su 55.185 infermiere americane, alle quali è stato somministrato un questionario sull’uso dei disinfettanti;nel campione di infermiere  è stato preso in considerazione la presenza di tabagismo, l’indice di massa corporea, l’età e l’etnia.

 

I ricercatori francesi che hanno preso in esame i risultati dello studio, si soffermati in modo particolare sulle infermiere che nel 2009 fossero ancora in attività, non avessero storia di BPCO e fossero state sottoposte a follow up fino a maggio 2017.

 

Del campione considerato, 663 infermiere hanno sviluppato la BPCO.

E’ emerso che le infermiere che fossero venute a contatto con i disinfettanti per pulire le superfici o gli strumenti chirurgici , almeno una volta alla settimana, hanno il rischio di sviluppare la BPCO del 22%.

I disinfettanti incriminati sono:

  • gluteraldeide

  • candeggina

  • acqua ossigenata

  • alcol

  • composti quaternari dell’ammonio.

 

 

Ph credit: emmeduegroup