Caregiver: una legge per fine legislatura. E’ corsa contro il tempo
Una svolta epocale per i familiari che si occupano dell’assistenza dei propri malati cronici: la legge sui Caregiver è alle ultime battute, ma è corsa contro il tempo per trasformare il progetto di legge in realtà prima della fine della Legislatura.
La Commissione Lavoro e previdenza sociale di Palazzo Madama ha votato, nei giorni scorsi, il testo unico della proposta di legge sui caregivers. Proprio per scongiurare la scadenza dei tempi tecnici, le tre iniziali proposte sono state portate a sintesi in un testo unico. La proposta di legge in prima lettura al Senato, votata a maggioranza in commissione, passa ora alla Camera, ma i tempi sono stretti.
La legge si occupa, innanzitutto di dare una definizione di Caregiver, e cioè, chiunque nell’ambito familiare ( entro il secondo grado di parentela) o affettivo ( coniuge o partner di unione civile anche dello stesso sesso), si occupa in maniera gratuita e continuativa di una persona non autosufficiente per almeno 54 ore settimanali, inclusi i tempi di vigilanza notturna.
I caregivers, se la proposta di legge diventasse realtà, potranno accedere a contributi statali, agevolazioni fiscali e pensionistiche. Nel dettaglio il testo unico del Ddl “Caregiver” prevede:
- Contributi figurativi
Riconoscimento di contributi previdenziali equiparati a quelli da lavoro domestico e posti a carico dello Stato a partire dal momento del riconoscimento della condizione di handicap grave del familiare assistito. Tali contributi si potranno sommare a quelli già versati in precedenza ai fini del riconoscimento del diritto al pensionamento anticipato ( maturati i trenta anni di contributi ).
- Rapporti con la legge 104
La qualifica di caregiver sarà riconosciuta ad un solo familiare: gli altri familiari lavoratori (ad esclusione dei genitori), saranno esclusi dalle agevolazioni previste dalla legge 104.
- Caregiver e telelavoro
La possibilità anche per i caregiver di beneficiare delle tutele previste dalla legge 68/99 sulle categorie protette ai fini del riconoscimento del diritto al lavoro, anche nella modalità del telelavoro.
- Tutela per malattia e tutela assicurativa
Al caregiver familiare verrebbero riconosciute anche tutte le tutele previste dal nostro ordinamento per le malattie professionali , oltre che la copertura assicurativa a carico dello Stato
- Valorizzazione professionale
Riconoscimento dell'esperienza che il caregiver ha maturato nell'attività di assistenza e cura come competenza certificabile per la maturazione di crediti formativi extrascolastici .
- Detrazione e assegno per chi assiste un ultraottantenne
Benefici per coloro che assistono parenti o affini entro il terzo grado di età uguale o superiore a ottanta anni: detrazione, per redditi inferiori a 25mila euro di ISEE, dell'imposta sul reddito delle persone fisiche sino ad un massimo 10mila euro annui, in aggiunta alle altre detrazioni delle quali eventualmente beneficiano.
- Trasformazione in part-time del rapporto di lavoro
I lavoratori dipendenti che assistono un parente o un affine di età superiore agli 80 anni potranno richiedere al datore di lavoro la trasformazione reversibile, per massimo due anni, del rapporto di lavoro a tempo pieno in un rapporto di lavoro a tempo parziale.
Una vera rivoluzione, dunque, per i circa 3milioni di italiani che si occupano di assistere i proprio cari, ma soprattutto la vittoria di una battaglia di civiltà che vede il nostro Paese ancora una volta fanalino di coda in un Europa che ha già, da più un decennio, riconosciuto questa fondamentale figura in una società che invecchia. Speriamo che le beghe di partito, ancora una volta, non abbiamo la meglio sulla vita della gente comune.
Fonte: Studio Cataldi