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Parma. Collegio Ipasvi nel caos. NurSind: dimissioni del Presidente avrebbero permesso elezioni immediate

Tralasciando la motivazione già nota della caduta del Consiglio Direttivo, e di ciò che ne è conseguito, a tutt'oggi non risultano siano attivi i commissari per la gestione ordinaria dell'Ipasvi di Parma.

Questo è quanto dichiarato dal Segretario Territoriale NurSind di Parma, Gianluca Zaccarelli, alla luce del commissariamento del Collegio Ipasvi di Parma, da parte del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, dopo l'interrogazione presentata dal senatore Pd Giorgio Pagliari. (http://www.infermieristicamente.it/articolo/8210/ipasvi-parma-e-caos-commissariato-dalla-lorenzin/) 

Ora a parte la normale gestione, - dice Zaccarelli - quello che è più preoccupante è l'impossibilità di iscriversi da parte dei colleghi laureati da maggio in avanti, con la conseguente impossibilità di partecipare a concorsi e di lavorare a qualsiasi livello Infermieristico.

L'unico bando a cui hanno potuto partecipare è stato quello indetto a Parma,  - afferma Zaccarelli - con una delega di iscrizione, facilmente impugnabile da chiunque in caso di ricorso. Inoltre la segreteria non percepisce stipendio da maggio.

In definitiva , - continua - i colleghi neo laureati non possono lavorare , le iscrizioni non si possono effettuare, nemmeno per i "vecchi" iscritti si può procedere al rinnovo.

Ma ciò che ci lascia basiti è la risposta ricevuta dai colleghi, da parte della Federazione Nazionale Ipasvi. Prosegue Zaccarelli. In pratica avrebbe consigliato loro di cambiare residenza ed iscriversi a collegi limitrofi (vedi Reggio Emilia, Modena, Piacenza), come se cambiare residenza fosse una bazzecola formale. Ma alla luce di quello che accade si fà fatica a dubitare, che tutto questo sia successo.

Abbiamo parlato e discusso molto con questi giovani colleghi, incoraggiandoli e dicendo loro che per ogni necessità siamo e saremo sempre disponibili, vista la loro non certo elevata fiducia nel Collegio.

Non stiamo affermando nessuna colpevolezza nei confronti del Dott. Manici, - conclude Gianluca Zaccarelli - anzi, siamo sicuri che saprà dimostrare la sua non colpevolezza, ma conoscendo i tempi processuali, riteniamo fosse stato più plausibile dimettersi,  al fine sia di impostare correttamente la sua difesa e soprattutto di permettere nuove elezioni e l'insediamento del nuovo Consiglio, che ad oggi avrebbe consentito la regolare attività di gestione.