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Aviano. Mancata applicazione dell'orario di lavoro. NurSind: non rispettata la decisione del Giudice

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La Redazione
Pubblicato il: 16/10/2017 vai ai commenti

Comunicati Stampa

Ingiunzione in tribunale da parte del NurSind per la mancata applicazione della sentenza del giudice sull'orario di lavoro al Cro di Aviano.

Per il NurSind, a sei mesi dalla sentenza l'istituto non ha assunti i provvedimenti prescritti nell'udienza di aprile: da qui la decisione di fare sentire la propria voce.

«Nell'udienza del 13 aprile è stata stabilita la disapplicazione delle disposizioni relative a riposi e pause e alla decurtazione dei primi dieci minuti di lavoro eccedenti il dovuto giornaliero e delle eccedenze orarie che risultano residue al 31 dicembre 2015, ma oggi l’azienda continua a mettere in atto la decurtazione giornaliera di trenta minuti per la pausa, anche se effettuata in misura inferiore o non effettuata, e continua a decurtare i primi dieci minuti di lavoro eccedente - spiega Gianluca Altavilla, Coordinatore Regionale NurSind FVG -.

Basta un click sul computer per disattivare la decurtazione. Abbiamo avuto pazienza, - afferma Altavilla - la direzione aveva promesso che a fine agosto ci sarebbe stato il primo incontro per il nuovo regolamento che avrebbe recepito la sentenza, poi slittato a settembre, ma nulla.  Adesso basta».

Sono passati sei mesi dalla sentenza e tre dal possibile ricorso del Cro, ma si continua a non rispettare la decisione del giudice. «Una situazione inconcepibile - osserva Altavilla -: si persevera nell'applicare una sanzione disciplinare ai lavoratori del Cro.

Non ottemperando alla sentenza, sono stati sottratti ai ricorrenti oltre 6 mila euro, che potrebbero lievitare se moltiplicati per i dipendenti del comparto dell’istituito. Faremo ingiunzione in tribunale per chiedere la restituzione della somma e la nomina di commissario per fare ottemperare la sentenza».

«Tutto ciò poteva essere evitato, se il Cro non avesse rifiutato di incontrarci per una conciliazione prima della sentenza - conclude Gianlica Altavilla -. Questo ha comportato una spesa giudiziaria a carico del cittadino, perché il Cro è obbligato a pagare le spese legali pregresse e future. 

Nell'istituto si respira un’aria di insoddisfazione e poca fiducia del domani».

 

Ph Credit: Web