I manager sanitari tornano tra i banchi di scuola serale. E' corsa ai titoli per non rimanere fuori dall'albo
I Direttori generali delle Aziende sanitarie lombarde tornano tra i banchi di scuola, il motivo: la corsa a fare il pieno di titoli e abilitazioni mancanti, per poter superare il Maxi concorso, i cui termini scadono il 18 ottobre, voluto dal Ministro Beatrice Lorenzin.
(da Corriere della Sera Milano)
Solo chi avrà determinati requisiti formativi e professionali potrà essere iscritto nell’albo nazionale dei direttori generali, e solo coloro che sono iscritti nell’albo nazionale potranno partecipare alle selezioni nazionali.
E’ la prima che viene istituita una Valutazione Nazionale, così come da Decreto Legislativo del 4 agosto 2016.
Per superare la valutazione bisognerà almeno raggiungere il punteggio di 70 su 100:
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30 punti vengono assegnati a chi è il possesso di diploma di specializzazione, dottorato di ricerca e master
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15 punti a chi ha svolto attività di docenza o ha all’attivo pubblicazioni scientifiche
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dai 5 ai 10 punti valgono i corsi di formazione manageriale
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5 punti vale l’abilitazione professionale.
Data l’imminente scadenza dei termini del concorso, i Direttori si sono riversati nell’Ateneo pavese, per un corso full immersion serale: “Organizzazione e management sanitario”, organizzato da l’esperto Pietro Previtali.
Nella locandina che promuove il corso è citata una frase del guru Henry Mintzberg: «Sono arrivato alla conclusione che guidare anche l’azienda più complicata è un gioco da ragazzi in confronto che dirigere qualsiasi ospedale».
Come dargli torto.
Un in bocca al lupo allora agli “studenti”.
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