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Cancro: i nostri globuli bianchi uccideranno il tumore

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/10/2017 vai ai commenti

Studi e analisi

Si chiama “Yescarta”, ed è la nuova cura anticancro approvata da “Food and Drug Administration”, l’ente statunitense che regola l’immissione in commercio di medicinali e dispositivi medici.

Questa nuova frontiera dell’immunoterapia, sarà la speranza per molti pazienti affetti da Linfoma non Hodgking, neoplasia maligna del tessuto linfatico, diventata con il tempo resistente alla chemioterapia.

Una vera e propria rivoluzione nel mondo della medicina, un passo aventi nella direzione giusta, non immune da rischi sia chiaro.

 

Come funziona “Yescarta”

E’ un ulteriore sofisticazione della terapia genica, che ha dato risultati eccezionali in diverse malattie rare.

La Yescarta non consiste nella mutazione del gene responsabile del cancro, vengono piuttosto prelevate le cellule T dallo stesso paziente oncologico, queste vengono ingegnerizzate con l’inserimento di una porzione di Dna, in grado di riconoscere il nemico, la cellula tumorale.

Le cellule T mutate vengono quindi rinfuse al paziente, ed una volta in circolo, partono all’attacco delle cellule maligne. A questo si affianca una blanda chemioterapia.

 

La Sperimentazione

La cura è stata sperimentata su un centinaio di pazienti, e la remissione totale dal cancro è stata del 51%, mentre i restanti a 6 mesi-un anno hanno sviluppato cellule tumorali resistenti all’attacco.

 

Per chi sarà disponibile?

Yescarta sarà disponibile per adulti già sottoposti a due trattamenti chemioterapici senza beneficio

 

La terapia è sicura?

In ogni terapia c’è sempre il rovescio della medaglia, Yescarta presenta un alto rischio di tossicità neurologica potenzialmente fatale. Altri effetti collaterali che di solito compaiono a due settimane dall’inizio della terapia sono, indebolimento del sistema immunitario e gravi infezioni.

 

Per adesso Yescarta è disponibile solo negli Stati Uniti, ma sono già partite le sperimentazioni in Europa, con capolista Germania ed Inghilterra.

 

Fonte: Il Giornale

ph credit: Wall Street journal e Biosciencetecnology