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Somministrazione di farmaci a scuola. Le delibera del Lazio umilia la professionalità degli infermieri

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 27/10/2017 vai ai commenti

AttualitàNursing

Di Michela Cavallin

 

Continuiamo a leggere ancora con stupore che le nostre competenze sono ancora snobbate da uno Stato che ancora non sa chi è l’infermiere. La somministrazione della terapia è un processo complesso che comprende più fasi e che coinvolge più persone.

L’infermiere garantisce la corretta applicazione delle procedure terapeutiche, la conservazione e tenuta dei farmaci.

La somministrazione dei farmaci è responsabilità infermieristica.

Durante la somministrazione dei farmaci se non si posseggono dei contenuti scientifici e farmacologici è possibile andare incontro ad errori e questo potrebbe configurare in un” Adverse drug event”.

Gli errori di terapia più frequenti che in età scolastica potrebbero verificarsi sono l’errato dosaggio, l’uso inadeguato di dispositivi per la somministrazione, l’anticipo e il posticipo della somministrazione e la non corretta interpretazione della prescrizione da parte del medico.

Per garantire la salute e la sicurezza in orario scolastico in ogni ordine e grado come è stato dichiarato dalla regione Lazio bisogna introdurre la figura dell’infermiere all’interno della scuola questo non soltanto per la somministrazione della terapia ma per educare il bambino già nella prima infanzia ad avere uno stile di vita sano promuovendo la salute.

Per creare una sinergia importante tra famiglia e istituzione scolastica nelle patologie croniche quali asma, allergie, epilessia e fibrosi cistica è importante non solo somministrare correttamente i farmaci ma saper riconoscere tempestivamente segnali di allarme che preannunciano un urgenza.

A volte non è sufficiente saper attivare tempestivamente la catena del soccorso, ci sono manovre che sono salvavita e che l’infermiere continuerà a custodire gelosamente nel proprio zaino formativo.

La somministrazione dei farmaci e delle manovre salvavita non è un dovere degli insegnanti un infermiere nelle scuole può fare la differenza.

Chiediamo alla Federazione Ipasvi di difendere il nostro ruolo.

 

da:

QS

Resposabilecivile.it

Ipasvi Grosseto.

 

Ph credit: da Scuola paritaria sacro cuore budrio