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Toscana. Stop assunzioni fino a fine anno. L’accusa del NurSind: ne servono almeno 1700

Ospedali e Asl, una mail blocca le assunzioni. Troppi posti vacanti: reparti in emergenza.

Una lettera della Regione Toscana per chiedere alle Asl di non assumere personale fino al 31 dicembre. Parte da qui il confronto in atto, in queste settimane, fra Palazzo Bastogi e i sindacati dei lavoratori delle diverse professioni sanitarie.

Il primo tavolo di confronto si è tenuto mercoledì, con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, ed è servito a smussare gli angoli, ma non si è ancora arrivati a un’intesa.

Ancora più duro il confronto con il sindacato autonomo degli Infermieri NurSind, che da tempo attende un incontro e che si è dichiarato pronto a passare allo stato di agitazione. Ma andiamo con ordine. La mail in questione è stata inviata ai direttori delle Asl il 22 settembre.

Nel documento la Regione spiega che occorre razionalizzare i costi per garantire l’equilibrio finanziario del bilancio consolidato 2017. Una delle strade individuate è appunto non assumere fino al prossimo 31 dicembre, né personale dipendente né convenzionato, né con altre forme contrattuali (ad esempio interinali), salvo urgenze inderogabili autorizzate dalla Regione stessa.

Immediate le reazioni politiche, a partire dalle critiche del vicepresidente della commissione regionale Sanità, Stefano Mugnai (Forza Italia).

Ma soprattutto è scattato l’allarme in corsia, dove i vari professionisti lamentano da tempo la carenza degli organici, a maggior ragione nel periodo invernale, con i possibili picchi di influenza in arrivo.

«Invitiamo l’assessore Saccardi a fare un giro in corsia, dove turni massacranti, straordinari e ferie non fruite rendono il lavoro insostenibile – ha detto Giampaolo Giannoni, Coordinatore Regionale NurSind della Toscana -.

Dopo 9 anni di blocco del turnover c’era una piccola ripresa dell’occupazione grazie ai concorsi, comunque insufficienti a coprire il fabbisogno dei servizi, pari a 1737 unità, contro le 950 assunzioni di infermieri stimate dalla Ragioneria dello Stato per coprire i servizi minimi.

Oltre la metà del fabbisogno di personale è ancora scoperta e in questa situazione si bloccano gli ingressi. Ci sono realtà, come la Asl Nord-Ovest e l’Aou Pisana che hanno fermato le assunzioni, con grossi problemi, mentre altre, come la Asl Toscana Centro, sono andate avanti solo perché avevano deliberato prima della lettera della Regione».

Nessun commento dai confederali, che aspettano l’evolversi della trattativa, mentre la Regione tenta di stemperare gli animi.

 

«Quella lettera – commenta l’assessore Stefania Saccardi – è stata mal interpretata: l’intento non era bloccare le assunzioni, ma solo farle passare tutte al vaglio degli uffici regionali, per controllare la spesa».

Intanto, ieri, la commissione regionale Sanità presieduta da Stefano Scaramelli (Pd) ha ascoltato i direttori generali delle tre Asl e delle aziende ospedaliero-universitarie della Toscana, per una verifica della riforma. Sul tavolo, anche la questione assunzioni.

«Le varie forze politiche – ha commentato Scaramelli – sono unanimi su un punto: non si può risparmiare sul personale, che resta la prima risorsa, bisogna agire su altri capitoli di spesa».

Fonte: QN

Ph Credit: Web