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Melito Porto Salvo (RC). Ancora chiuso il reparto di Ortopedia.

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La Redazione
Pubblicato il: 06/11/2017 vai ai commenti

CalabriaComunicati StampaNurSind dal territorio

La Segreteria Territoriale NurSind di Reggio Calabria, invia una nota al Direttore Sanitario dell’ASP, Dott. Pasquale Mesiti, ed al Commissario ad acta della Regione,Ing. Massimo Scura,  in merito alla chiusura del reparto di Ortorpedia del P.O. di Melito Porto Salvo.

Nonstante la nota della direzione del dipartimento, prevedeva la sospensione momentanea dei ricoveri, alla data odierna tutto tace. Questo è quanto dichiarano dal NurSind.

Gentili destinatari in indirizzo,

come da nostra nota del 24 Agosto 2017, in cui si evidenziavano tutte le problematiche relative alla chiusura dell’U.O.C. di Ortopedia del Presidio Ospedaliero “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo e si esprimeva il nostro totale dissenso, si afferma che ad oggi, nulla è cambiato.

Nella disposizione, recante prot. N° 531 del 17/08/2017 ASP-RC, la Direzione del Dipartimento Ospedaliero (a Firma del Dir. dott. Domenico Calabrò), prevedeva la “Sospensione temporanea delle attività di ricovero Ortopedia Melito”, con decorrenza da giorno 21 p.v. e sino al 10 di settembre 2017.

Alla data odierna, 5 Novembre 2017, ci troviamo di fronte ad una assoluta e completainterruzione di servizio pubblico, in quanto il periodo di chiusura definito “temporaneo”, continua a perdurare tutt’ oggi, disattendendo completamente anche lo stesso ordine di servizio del 17/08/2017 n° Prot 531 a firma del D.A.O (Dott. Calabrò).

Nello specifico, attualmente, nessuna attività ambulatoriale e Day Surgery possono essere garantiti, come promessi e proposti a suo tempo.

Si evidenzia, in tal caso, “l’incoerenza” di questa direzione ASP, che nel proprio atto aziendale prevede per il fabbisogno Ortopedico/Traumatologico n. 80 posti letto suddivisi equamente in quattro S.O.C, ciascuna di 20 posti letto, LOCRI – POLISTENA – MELITO DI PORTO SALVO – GIOIA TAURO (mai attivati); in realtà non solo non incentiva i pochi posti aperti (n° 8 Locri, n° 10 Polistena, n° 10 Melito di Porto Salvo), ma il succitato ordine di servizio del Dott.Calabrò, addirittura riduce a soli 10 posti letto l’aspettativa ASP, provocando la chiusura completa della S.O.C del P.O di Melito di Porto Salvo e la riduzione ad un mero ambulatorio presso l’ospedale Spoke Locri.

Rammentiamo che lo stesso CCNL, come da accordi sulla mobilità nazionale ratificati a livello regionale oltre i 50 Km, prevede, che nessun ordine di servizio può essere prolungato oltre i trenta giorni.

Tutto ciò per gli interessi di chi? O di cosa?

Ribadiamo con forza che, il provvedimento fino ad ora attuato è inopportuno, inefficace perfino azzardato, con conseguente rischio di far collassare la sanità dell’intera Città Metropolitana e il venir meno di un diritto essenziale garantito dalla nostra Carta Costituzionale “quello della salute” (Art. 32), in quanto la popolazione è costretta a sobbarcarsi chilometri e chilometri e spese ad oggi insostenibili per potersi curare e addirittura visitare.

Evidenziamo, che la situazione di Ortopedia/Traumatologia per l’ASP di Reggio Calabria è drammatica.

Polistena, deve essere rinforzata in tutto il suo personale colmando la carenza delle figure professionali.

Locri dovrebbe avviare procedure straordinarie per l’assunzione di infermieri, di figure del comparto e dei dirigenti medici.

Gioia Tauro dovrebbe valutare, nel breve tempo, strategie aziendali per l’apertura della S.O.C.

A tal uopo, la Segreteria Territoriale Cgs/NurSind di Reggio Calabria CHIEDE, la riapertura immediata della S.O.C del P.O di Melito di Porto Salvo con il conseguente rientro del Personale Medico trasferito in precedenza e l’attivazione di procedure di assunzione del personale carente, quale Infermieri, figure del comparto di supporto e della Dirigenza Medica.

Con riferimento al mancato rispetto dei LEA e dell’applicazione dell’organizzazione ospedaliera, codesta Sigla Sindacale in mancanza di risposte dirette o indirette alla problematiche suindicate, sarà costretta ad intraprendere azioni legali, qualora le azioni fossero già state intraprese ci riterremo parte civile per la salvaguardia del Territorio Metropolitano e dell’Area Grecanica e per la tutela dei diritti dei cittadini e degli operatori della Sanità, ormai stanchi e delusi della situazione di precariato che ancora oggi persiste.

Il Segretario Territoriale Cgs - NurSind di Reggio Calabria

 Vincenzo Marrari