Iscriviti alla newsletter

Piemonte. Il NurSind accoglie favorevolmente il documento Ipasvi sui fabbisogni del personale

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 07/11/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioPiemonte

Rapporto infermiere/persona assistita troppo alto per garantire livelli qualitativi e di sicurezza negli ospedali piemontesi.

Il Coordinamento Collegi Ipasvi del Piemonte invia alla Regiona un documento per la definizione e calcolo del fabbisogno.

"Apprendiamo con favore dell'invio alla Regione Piemonte, da parte del Coordinamento dei Collegi Ipasvi del Piemonte in condivisione con il Cid (Comitato Infermieri Dirigenti), di una proposta, contenente un metodo per la definizione del fabbisogno di personale di assistenza infermieristica".  Questo è quanto affermano dal Coordinamento Regionale NurSind Piemonte.

Quello che noi diciamo da tempo, ciò che abbiamo affermato con forza in audizione in consiglio regionale a seguito della manifestazione infermieristica del 24.10.2017, uno dei punti tra i tanti,  di rivendicazione della nostra protesta,

- afferma Francesco Coppolella Coordinatore Regionale NurSind Piemonte - trova conferma anche nella proposta giunta alla Regione  dal Coordinamento dei Collegi Ipasvi del Piemonte, ente istituzionale di rappresentanza infermieristica piemontese.

Punto fondamentale, - continua - un metodo per la definizione del fabbisogno delle dotazione organiche sulla base di quelli che sono gli studi e le evidenze scientifiche per garantire livelli di qualità e di sicurezza nel rapporto del numero di infermieri per persona assistita.

E' ormai conclamato dalla letteratura scientifica  come un rapporto numerico infermiere / persona assistita alto e non congruo, possa determinare conseguenze per la salute dei pazienti.

Sono infatti numerose le ricerche, tra le quali RN4cast, - dice Coppolella - che ci ha visti cofinanziatori in qualità di organizzazione sindacale di categoria e che ha visto anche la partecipazione di Aziende Sanitarie piemontesi, che indicano come nelle aree di medicina e  chirurgia ad esempio, il rapporto  ottimale è di 1:6

Unico criterio per stabilire il fabbisogno del personale infermieristico oggi, sono i tetti di spesa, che tra l'altro, nonostante l'uscita dal piano di rientro del Piemonte, sono rimasti invariati dopo anni di blocco del Turn Over.

Questo non va nella direzione degli interessi dei cittadini - sottolinea - e sacrifica un intera categoria professionale, sottoposta a condizioni di lavoro precarie e a ulteriori sacrifici che non hanno più connotati della straordinarietà.

Per questo motivo, abbiamo ritenuto importante e necessario scrivere a tutte le direzioni infermieristiche delle Aziende Sanitarie Piemontesi, richiamandole alle proprie responsabilità, affinché si apra un tavolo di confronto per stabilire le reali necessità di fabbisogno di personale sulla base del documento del Coordinamento dei collegi IPASVI.

Al fine di tutelare il cittadino, - conclude Coppolella - come previsto dal proprio compito istituzionale, che ha diritto di ricevere prestazioni sanitarie adeguate e a tutela della professione infermieristica che ha il diritto di poterle svolgere, abbiamo chiesto inoltre ai Collegi Ipasvi, di chiedere con forza alle direzioni infermieristiche aziendali una mappatura del fabbisogno sulla base del documento proposto in Regione.

Lettera Metotdo Fabbisogno Personale