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Dalla birra alla cuffia refrigerata per i pazienti chemioterapici. Una storia di amore e dolore

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 08/11/2017 vai ai commenti

AttualitàNurSind dal territorioPiemonte

E’ il “Paxman Scapl Cooling” è una cuffia, simile ad un casco da parrucchiera, che serve a frenare uno degli effetti collaterali della chemioterapia: la caduta dei capelli.

Prodotto dalla Paxman, installato ufficialmente presso l’Huddersfield Royal Infirmary, se ne sono dotati anche alcuni ospedali della Francia, Svizzera, Germania e Giappone ed da oggi arriva al Sant’Anna di Torino, grazie alla associazione “Insenoallavita”onlus.

(Da il Corriere)

 

Come funziona la cuffia?

Uno degli effetti collaterali della chemioterapia è la perdita di capelli, una delle controindicazioni del trattamento che inficia la qualità della vita del paziente.

Che sia uomo, che sia donna, l’alopecia è una di quegli effetti che fa perdere la stima, che induce un cambiamento nell’immagine di sé, e può essere motivo di stati depressivi importanti, specie nel sesso femminile, che con la perdita dei capelli, sente di perdere l’identità di donna.

La chemioterapia, che non ha proprietà selettive, non colpisce solo la massa tumorale, ma intacca anche altri tessuti dell’organismo, come il cuoio capelluto, dove indebolisce i follicoli piliferi.

La cuffia è di silicone morbido ed è collegata ad un impianto frigorifero compatto.

Viene posta sulla testa del paziente prima, durante e dopo il trattamento chemioterapico. La temperatura del cuoio capelluto viene abbassata gradualmente, facendo circolare un refrigerante speciale all'interno della cuffia, ed è mantenuta costante per tutto il periodo del trattamento, partendo da circa 20 minuti prima e continuando anche a fine seduta per un periodo di tempo che può variare da 45 minuti sino a 2 ore.

 

La storia

La nascita della cuffia Paxman viene da una storia di amore e di dolore.

La Paxman nata negli anni 50 come azienda sperimentatrice di un macchinario per il raffreddamento della birra, muta profondamente la sua mission, quando la moglie del titolare si ammala di cancro.

l consorte Glenn, aiutato dal padre Eric e dal fratello Neil, decide di investire tutta la propria conoscenza nel campo dei sistemi di raffreddamento per plasmarli e renderli utili ai malati di tumore che devono sottoporsi alla chemioterapia.

Restare accanto alla moglie e vederla soffrire per quella perdita di identità è il motore propulsore che lo spinge a creare il primo prototipo della cuffia, che nella versione iniziale non sortirà gli effetti desiderati.

Dopo alcuni mesi la moglie muore, ma da quella sperimentazione non si tornerà più indietro, la storia della famiglia che raffreddava la birra è segnata per sempre.

Dopo diversi studi e ricerche, nel 1997, la Paxman produce il primo prototipo ufficiale della 'cuffia'.

Oggi Paxman è l'unico produttore di questo tipo di tecnologia.