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Nuoro: promesse disattese - organizzato un sit-in, sciopero vicino

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 14/11/2017 vai ai commenti

Sardegna

Dopo la proclamazione dello sciopero, seguito all'assemblea di protesta del marzo scorso che aveva dato corso anche a una denuncia alla Procura della Repubblica di cui vi avevamo parlato nel pezzo del 18 marzo, si era raggiunta una tregua tra le organizzazioni sindacali e la direzione generale dell'Azienda Tutela Salute Sardegna che aveva promesso azioni concrete per la salvaguardia dei LEA attraverso azioni concrete riguardanti le dotazioni organiche.

Una pace armata si potrebbe definire che ieri si è definitivamente interrotta per via della mancata soluzione dei problemi discussi e anzi se possibile, per via del loro peggioramento che ha costretto le organizzazioni sindacali ad imbracciare nuovamente le armi della protesta. Viene quindi fissato per il 27 prossimo un sit-in per far conoscere al personale a alla cittadinanza, le condizioni di lavoro nella sanità nuorese, con particolare riguardo al mancato rinnovo di 48 contratti a tempo determinato di infermieri che porterà il San Francesco al collasso. Perché sono lontani dalla realtà i numeri indicati nelle carte ed è tutta l'organizzazione del lavoro a dover essere ripensata e riprogrammata e di questo qualche dirigente deve assumersi la responsabilità. Ma la protesta non può essere solo degli infermieri, tutta la cittadinanza deve sentirsi coinvolta e partecipare perché la sanità non è un bene privato di qualcuno.

 

"La Assl di Nuoro ha totalmente disatteso gli impegni presi con i sindacati sulle emergenze denunciate. In quell'occasione di confronto, avevamo sospeso lo sciopero, soprattutto dopo le promesse di Moirano. Ora basta non è più tempo di aspettare: annunciamo un sit-in di fronte alla sede della Assl di via Demurtas per il 27 novembre e a breve sarà sciopero generale"

"L'impegno della Asl era stato quello di colmare il fabbisogno di infermieri e assistenti socio sanitari, ma ad oggi nulla è successo e nelle corsie c'è una gravissima emergenza. Così non possiamo garantire neanche i livelli minimi di assistenza e si stanno manifestando malattie da stress per il personale oberato di lavoro. Ma ciò che è più grave, è che è stato sospeso il servizio domiciliare per i pazienti oncologici. Insomma a farne le spese sono anche i pazienti più deboli e più bisognosi di assistenza. Tutto questo non si può tollerare. Ora apprendiamo dell'imminente licenziamento di 48 infermieri assunti a tempo determinato e all'ospedale San Francesco sarà vera emergenza. Chiediamo che le unità operative abbiano personale idoneo in tutti i reparti, quindi chiediamo la stabilizzazione dei precari, solo così si può fare programmazione". Così hanno sintetizzato i rappresentanti sindacali per bocca di Annarita Ginesu, coordinatrice delle Rsu dell'ospedale San Francesco di Nuoro che insieme ai segretari di Nursind Mauro Pintore e quelli della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, Sandro Fronteddu, Giorgio Mustaro e Aurelia Orecchioni, annunciano battaglia sulle assunzioni.

"Un piano in favore della sanità privata inaccettabile, i cittadini devono avere risposte dal servizio pubblico" ha aggiunto Mauro Pintore della Segreteria NurSind Nuoro.

 

Andrea Tirotto