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Istigare alla magrezza diventerà reato. La proposta di legge

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 15/11/2017 vai ai commenti

Leggi e sentenze

Un anno di reclusione per chi istiga all’adozione di comportamenti alimentari non consoni come l’anoressia e la bulimia.

E’ quanto prevede la proposta di legge, in questo momento all’esame della Commissione sanità in Senato. 

Avevamo già parlato di anoressia e bulimia legati al fenomeno dei blog, in occasione del Care Film Festival, grazie al cortometraggio “A letto senza cena” di Patrice Makabu.

I blog che istigano all’estrema magrezza sono i “Pro- Ana “ e “Pro- Mia, nati negli anni 2000, in concomitanza della diffusione di internet, oggi sono pericolosamente sbarcati su Wathsapp , dove è facile sottrarsi al controllo della polizia postale.(Anoressia: al CFF un corto racconta la strage silenziosa. L’intervista a Patrice Makabu, premiato per il miglior montaggio per “A letto Senza Cena”. Il Corto)

Quello dei disturbi del comportamento alimentare, è un fenomeno che si alimenta di un pericoloso silenzio mediatico, eppure in Italia 2 milioni di persone ne sono colpite, con 6 nuovi casi di anoressia e 12 di bulimia ogni 100mila abitanti, ogni anno, con un drammatico abbassamento della fascia di età che va dagli 11 ai 13 anni.

 

La proposta di Legge

La proposta di legge, mira innanzitutto a riconoscere i disturbi alimentari tra le “Patologie sociali”, e ad introdurre l’articolo 580 bis cp che descrive un reato ad hoc: istigazione al ricorso a pratiche alimentari idonee a provocare anoressia e bulimia.

Chiunque, con qualsiasi mezzo, anche per via telematica, determina o rafforza l'altrui proposito di ricorrere a pratiche di restrizione alimentare prolungata, idonee a procurare l'anoressia o la bulimia, e ne agevola l'esecuzione”.

Pena, reclusione un anno e, fino a 2 anni, se la vittima è un minore o una persona incapace di intendere e volere.

La legge prevede inoltre un piano di azione:

  • Diagnosi precoce

  • Prevenzione delle complicanze

  • Educazione sanitaria ed alimentare alla popolazione

  • Promozione della ricerca

  • Provvedere all’aggiornamento ed alla formazione del personale sanitario.

Inoltre, il Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri della salute e del lavoro e delle politiche sociali, sentiti i provider, stabilisce, con proprio decreto, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, "i criteri e le modalità per impedire l'accesso ai siti che diffondono, tra i minori, messaggi suscettibili di rappresentare, per il loro contenuto, un concreto pericolo di istigazione al ricorso a pratiche di restrizione alimentare prolungata, idonee a provocare e diffondere le malattie di cui all'articolo.

 

Da Studiocataldi