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Decreto fiscale. Equo compenso, ma restano da stabilire i minimi

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 17/11/2017 vai ai commenti

AttualitàLeggi e sentenze

E’ stato approvato ieri al Senato con 148 voti favorevoli e 116 contrari, il maxiemendamento che sostituisce il decreto fiscale. Il provvedimento adesso però passa alla Camera.

(Da Quotidiano Sanità)

Quali le novità in seno al decreto?

Partiamo da quella che è pare essere una conquista, ovvero l’equo compenso, l’introduzione di standard retributivi minimi per tutte le professioni intellettuali. Si introduce il principio tutela per il quale i professionisti, anche senza Ordine di riferimento, hanno un minimo salariale sotto il quale non si può scendere quando la committenza è da parte di banche, assicurazioni e grandi imprese. Il quantum dei minimi va ancora stabilito.

Soddisfatta Barbara Mangiacavalli, Presidente della Federazione Nazionale Collegi Ipasvi che commenta: «Lo avevamo chiesto a chiare lettere nell’audizione alla commissione Lavoro del Senato a luglio ed ora la norma sta prendendo corpo nel decreto fiscale su cui il Senato ha votato la fiducia e che passa alla Camera. L’obiettivo è quello di porre definitivamente rimedio alle situazioni di squilibrio nei rapporti contrattuali tra i professionisti iscritti a un ordine o collegio professionale e i committenti».

La “giusta remunerazione” della prestazione professionale, sottolinea Ipasvi, è condizione necessaria per garantire la qualità, la quantità e soprattutto la dignità del lavoro dei professionisti. «L’assistenza infermieristica – aggiunge Mangiacavalli -, come il diritto alla difesa, la sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro, le cure odontoiatriche, l’educazione alimentare, la consulenza aziendale e del lavoro ecc., corrispondono a servizi professionali resi sempre più qualificati dall'impiego di tecnologie e dal continuo investimento nell'aggiornamento delle competenze, con conseguente necessità di una adeguata informazione al mercato sui costi che corrispondono alle buone prestazioni».

Vediamo cosa prevede ancora il Decreto Fiscale:

 

Privatizzazione della Croce Rossa: l’iter cominciato nel 2012 con il Decreto Balduzzi, è necessario nel rispetto delle convenzioni internazionali, secondo le quali la Croce Rossa non deve dipendere da nessun governo. L’Italia resta l’ultimo Paese in cui si configurava come ente pubblico.

 

Detraibilità degli alimenti a fini medici speciali, dal quale rimangono esclusi gli alimenti senza glutine per i celiaci.

 

Finanziamento di specifici obiettivi connessi all'attività di ricerca, assistenza e cura relativi al miglioramento dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza . Al fine di consentire la realizzazione di specifici obiettivi connessi all'attività di ricerca, assistenza e cura relativi al miglioramento dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza viene accantonata per l'anno 2017, la somma di 32,5 milioni di euro, previa sottoscrizione, in sede di Conferenza Stato Regioni di intesa sul riparto per le disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale per l'anno 2017.

 

Misure indifferibili di semplificazione degli adempimenti vaccinali per l'iscrizione alle istituzioni del sistema nazionale di istruzione, ai servizi educativi per l'infanzia, ai centri di formazione professionale regionale e alle scuole private non paritari. Si prevede che le misure di semplificazione amministrativa, già previste a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020.

 

Produzione e trasformazione di cannabis per uso medico, è previsto un apposito finanziamento (a carico del bilancio del Ministero della Salute) di 2,3 milioni di euro per lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Il fondo sarà utilizzato per realizzare nuove serre ed incrementare la produzione della cannabis ad uso terapeutico andando incontro all’aumento della domanda dei pazienti.

 

Adeguamento della disciplina sulla circolazione e vendita di sigarette elettroniche . Le sigarette elettroniche non potranno più essere vendute online. La misura ha un doppio scopo: quello di combattere un mercato che si stima per il "50% illegale", recuperando l'evasione fiscale e quello di garantire gli adeguati controlli sul fronte sanitario dei liquidi venduti.

 

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