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NurSind e Collegio IPASVI Ancona. Annullato corso RAA. Coordinamento solo ai professionisti sanitari con Master

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La Redazione
Pubblicato il: 18/11/2017 vai ai commenti

AttualitàMarcheNurSind dal territorio

Il ruolo e funzione di Coordinamento assistenziale può essere esercitato al di fuori del profilo degli esercenti le professioni sanitarie? Per il Sindacato NurSind Segreteria Territoriale di Ancona e per il Collegio IPASVI di Ancona, sicuramente no.

Girano sul web, pubblicità di alcuni corsi professionalizzanti, pianificati da alcune agenzie formative con l’egida della Regione Marche, al termine del percorso formativo rilascierebbero attestati di SPECIALIZZAZIONE in abuso all’esercizio professionale come invece disposto da apposite leggi dello Stato, specificatamente per i professionisti sanitari.

Le segnalazioni arrivano nella prima settimana del mese di novembre, sul web sono promossi di alcuni “strani corsi” per Responsabile delle Attività Assistenziali alla Segreteria NurSind di Ancona. Prontamente, il NurSind si attiva, richiedendo l’immediata sospensione dei “pseudo corsi di coordinamento attività assistenziali”, alla Regione Marche, all’ASUR Marche ed al Collegio IPASVI Ancona (vedi lettera allegata). Contemporaneamente anche la Federazione Nazionale IPASVI è allertata su questa tipologia di corsi, in programmazione nella Regione Marche, ed invia una lettera con richiesta di chiarimenti al Collegio IPASVI di Ancona.

Anche l’azione dell’IPASVI di Ancona non si fa attendere con una missiva eloquente (allegata) indirizzata agli interlocutori interessati:….” ….Si invita pertanto la Cescot ad annullare il corso di aggiornamento in programma perché la figura dell’OSS, non può coordinare attività assistenziali senza sconfinare nell’esercizio abusivo della professione infermieristica, sotto la cui responsabilità le figure ausiliarie esercitano le mansioni a loro attribuite……”

Subito i primi riscontri positivi, la Cescot ha annullato il corso. Dal loro sito istituzionale: ANNULLATO - CORSO DI AGGIORNAMENTO "RESPONSABILE COORDINAMENTO ATTIVITÀ ASSISTENZIALI - RAA" DAL 14 DICEMBRE 2017

La Cescot ha immediatamente e garbatamente risposto all'IPASVI di Ancona:..."

Buongiorno, prendiamo atto delle vostre indicazioni, precisiamo che il corso è stato autorizzato dalla Regione Marche, come tutto il materiale di comunicazione e quindi dal nostro punto di vista abbiamo operato nel rispetto della normativa e delle disposizioni di legge.

Essendoci però evidentemente la presenza di opinioni divergenti su ciò, acconsentiamo ad annullare il corso, per evitare qualsiasi problema agli eventuali corsisti che effettuassero l'attività formativa.

Daremo comunicazione per PEC dell'annullamento del corso ai competenti uffici regionali.

Restiamo a disposizione per ogni chiarimento 

Un cordiale saluto" 

Nella lettera del Collegio IPASVI di Ancona, un velato monito anche per i professionisti sanitari infermieri che intendessero realizzare la docenza in tali corsi, a tutela degli interessi generali della professione e dei cittadini chiede alla Cescot di : ”…..La Federazione Nazionale IPASVI che legge per conoscenza, potrà se lo ritiene opportuno, esercitare, ogni altra azione nelle sedi opportune al fine di evitare che altri intermediari formativi pongano in essere percorsi che esulano dalle loro competenze. Al riguardo si chiede di conoscere il nome dei docenti nel caso in cui si tratti di esercenti la Professione di infermieri. La presente vale come diffida dal mettere in atto il corso di cui in oggetto da parte di Cescot, fatta salva ogni altra azione nelle sedi giudiziarie opportune in caso contrario”….

Per ora nella provincia di Ancona, il pericolo sembra scongiurato, ma restano altre società formative nella Regione Marche, che continuano a pubblicizzarlo. Nell’attesa che la Regione Marche, ponga la dovuta attenzione nel proporre corsi dai contenuti non legittimati dalle normative vigenti, il NurSind Segreteria territoriale di Ancona, non intende abbassare la guardia.

Ci si chiede, quali obbiettivi perseguono questi corsi, quando la L.43/2006 consegna chiaramente il Coordinamento esclusivamente alle professioni sanitarie che hanno conseguito il Master Universitario corrispondente. All’art. 6 è istituita la funzione di coordinamento, in capo al personale laureto appartenente alle professioni sanitarie:….a) professionisti in possesso del diploma di laurea o del titolo universitario conseguito anteriormente all'attivazione dei corsi di laurea o di diploma ad esso equipollente ai sensi dell'articolo 4 della legge 26 febbraio 1999, n. 42; b) professionisti coordinatori in possesso del master di primo livello in management o per le funzioni di coordinamento rilasciato dall'università ai sensi dell'articolo 3, comma 8, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, e dell'articolo 3, comma 9, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270… 

Il comma 6 e 7dello stesso articolo 6 L.43/2006 specifica:                                                                                                    6. Il coordinamento viene affidato nel rispetto dei profili professionali, in correlazione agli ambiti ed alle specifiche aree assistenziali, dipartimentali e territoriali.                    

7. Le organizzazioni sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche e private, nelle aree caratterizzate da una determinata specificità assistenziale, ove istituiscano funzioni di coordinamento ai sensi del comma 2, affidano il coordinamento allo specifico profilo professionale.                      

Questi “corsi alternativi minimal”, probabilmente perseguono altri obiettivi più o meno trasparenti.

Il risparmio per le cooperative private? Che hanno così la presunta possibilità di assumere personale anche per il “coordinamento sociale e assistenziale”, con attestati assimilabili alla categoria A/B?

Sicuramente un danno anche per il cittadino, perché l’esercente delle professioni sanitarie ha una formazione accreditata universitaria, una normativa che lo pone in condizione di responsabilità professionale personale a tutela dell’assistito, un codice etico e un collegio IPASVI che ne disciplina e monitorizza comportamento e competenze.

La salute, le persone fragili, hanno la necessità di essere tutelate, nella bilancia della sostenibilità non possiamo mettere solo il risparmio ad ogni costo.

 

Allegato Lettera Nursind Segreteria Territoriale di Ancona

Sospensione corso RAA.pdf

 

Allegato Lettera Collegio IPASVI di Ancona

RAA-COMUNICAZIONE IPASVI ANCONA.pdf

 

 Ph credit:

nationalhealthexecutive.com

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