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ASL Torino 4. NurSind dichiara lo stato di agitazione. "Basta con i tagli al personale"

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La Redazione
Pubblicato il: 27/11/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioPiemonte

"Come sindacato non ci fermeremo solamente in Prefettura, ma qualora non ci fossero rapidi interventi, arriveremo a chiedere le dimissioni dell'attuale Direttore Generale.”

Diciamo basta ai tagli sulla pelle dei lavoratori, perché a pagare sono anche i cittadini.

Con lettera prot.sp-0123 datata 22/11/2017, NurSind ha proclamato lo stato di agitazione del personale ASLTO4 ed ha attivato presso la Prefettura di Torino, la procedura per il tentativo di raffreddamento-conciliazione prevista dalla Legge.

Questa volta però, NurSind non si è limitato alla sola richiesta al Prefetto, ma ha inviato la lettera per conoscenza,  alle autorità, le istituzioni e le forze politiche.

Riteniamo che il sindacato debba avere un importante ruolo nella tutela dei lavoratori, - dichiara Summa Giuseppe Segretario Territoriale NurSind Torino - ma anche della salute dei cittadini, che ricordiamo essere  riconosciuta quale diritto costituzionalmente garantito.

Le problematiche aperte da molto tempo e mai irrisolte sono molteplici, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stato l'atteggiamento unilaterale da parte dell'azienda in merito ad alcune decisione organizzative che stanno ricadendo e presto ricadranno sui lavoratori e sui cittadini, in maniera rilevante.

Non ultima, la grandissima idea da parte della Direzione di istituire la cosiddetta “discharge room”  a costo zero(stanza di scarico) presso il reparto di medicina di Ivrea.

Le discharge room, sono camere delle dimissioni che servono per facilitare lo scorrere del flusso dei pazienti in uscita dall’ospedale e favorire l’ingresso al pronto soccorso, per le quali la regione Toscana ha stanziato finanziamenti per locali, arredi e risorse umane.

Non si può pensare ogni volta di poter malcopiare altre regioni, senza le condizioni adeguate.

Anche sul progetto per la riduzione delle liste di attesa per esempio, ci sono numerose criticità che sui non vengono chiaramente descritte dall'Azienda e dall'Assessore Saitta.

Ma, aldilà di questi punti, come sindacato siamo preoccupati per le gravissime condizioni nelle quali sono costretti oggi a lavorare i dipendenti ed in particolare infermieri e OSS, visto  il periodo invernale di sovraffollamento  ormai quasi in atto.

Bastano assenze improvvise per paralizzare interi reparti a causa dei contingenti ridotti al minimo.

Gli stessi poi,  non tengono conto della reale complessità e specificità degli assistiti.

La pronta disponibilità invece, è ormai utilizzata come strumento per mascherare le carenze e gli infermieri sono invitati a partecipare a numerosi  corsi di formazione su modelli organizzativi stile statunitense, salvo poi essere utilizzati come factotum.

Per non parlare dei trasporti secondari degli utenti di Chivasso, dove le ambulanze viaggiano come se fossero tandem con chiari rischi alla salute del cittadino.

Posti letto bis, barelle e personale obbligato ad assistere persone che restano nei reparti di degenza perché le rianimazioni sono piene e non esistono realtà di terapia sub-intensiva.

E' chiaro che con gli importanti tagli dei posti letto effettuati e con l'assenza di strutture territoriali in grado di accogliere i pazienti, il sistema sta implodendo e a farne le spese saranno cittadini e professionisti.

L'ASLTO4 fa fatica perfino a trovare medici ed è costretta ad assumere tramite cooperative esterne! Il motivo non è da ricercarsi solo nell'assenza di disponibilità di professionisti, ma anche alle condizioni di lavoro e quelle strutturali di alcuni ospedali, che spingono purtroppo gli stessi altrove.

Come sindacato non ci fermeremo solamente in Prefettura, ma qualora non ci fossero rapidi interventi, arriveremo a chiedere le dimissioni dell'attuale Direttore Generale.

Giuseppe Summa                                                 Marco Boccacciari