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Piemonte, sovraffollamento pronto soccorso. NurSind: Saitta, come Ponzio Pilato

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La Redazione
Pubblicato il: 02/12/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioPiemonte

"L’Assessore annuncia interventi che non ci sono".

In una lettera inviata all'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, il Coordinamento Regionale NurSind denuncia, la situazione di sovraffollamento in molti pronti soccorso Piemontesi e la necessità di un incremento di personale.

Apprendiamo che l’Assessore alla Sanità, in risposta ad una interrogazione regionale sul sovraffollamento dei DEA e dell eventuale pericolo che la drammatica situazione si ripresenti, abbia risposto di aver dato le seguenti indicazioni alle Aziende.

- Reperire e destinare al pronto soccorso il maggior numero di posti letto.

- Facilitare le dimissioni di pazienti che hanno superato la fase acuta

- Contrattare posti letto con privati accreditati

- Potenziare il personale

Chiunque sarebbe in grado di dare queste indicazioni e come sempre viene meno la responsabilità politica e a pagarne le spese saranno come sempre, operatori e cittadini.

Ci chiediamo se il personale che chiede di incrementare sarà extra budget oppure no, altrimenti parliamo del nulla e sicuramente non potrà essere fatto.

Ci chiediamo quali risorse abbia messo in campo l’Assessore per facilitare le dimissioni di pazienti che hanno superato la fase acuta.  Ad esempio sul territorio.

Ci chiediamo quale strategia ci sia nell’indicazione di reperire il maggior numero di posti letto possibile se non l’improvvisazione.

A gennaio dello scorso anno quando i DEA vivevano situazioni drammatiche, oltre ad aver fatto un esposto in procura, abbiamo chiesto l’istituzione di un osservatorio regionale che lo stesso Assessore aveva annunciato per evitare di improvvisare nuovamente.

Nulla è stato fatto

Abbiamo chiesto alle Aziende  la stessa cosa, vista l’incapacità regionale di dare risposte a problematiche importanti.

Ad oggi, mentre si iniziano ad intravedre i primi segnali di un altro duro e drammatico momento, non ci risulta che le Aziende abbiano predisposto alcun piano e neanche hanno dato seguito alle indicazioni dell’Assessorato, forse anche perché non messe nelle condizioni.

Solo la ASL TO  3 ha attivato un osservatorio sulla problematica del sovraffollamento  e si sta confrontando costantemente con tutti gli attori interessati.

Quando nuovamente ci ritroveremo a denunciare giorni di attesa su una barella in condizioni del tutto poche dignitose senza neanche la possibilità di essere controllato in barba a tutti i protocolli.

Quando ci ritroveremo a dover riaffrontare l’ira e la rabbia delle persone che spesso sfocia in violenza.

Quando nuovamente vedremo ambulanze ferme nei P.S. per mancanza di barelle, sapremo di chi è la responsabilità.

Saremo nuovamente sulle cronache nazionali televisive e della carta stampata a denunciare le stesse medesime cose nonostante sia passato nuovamente un anno per porvi rimedio.

Abbiamo scritto alle Aziende chiedendo di aprire immediatamente un tavolo di confronto per capire quali interventi attuare per dare risposta alle indicazioni regionali. Abbiamo altresì scritto all’Assessore affinche stanzi risorse extra bilancio per incrementare il personale necessario di cui parla. 

Lettera all'Assessore Saitta

Lettera Direttori Generali