Infermieri. Gli ospedali rumorosi provocano la “fatigue de allarme". Operatori sono stress
Il rumore in ospedale può essere motivo di stress per il personale sanitario, e può provocare danni al paziente.
Sarà che siamo abituati al caos delle nostre corsie, ma pensiamoci bene, quanti sono i rumori molesti che potrebbero essere evitati?
Dal rumore dei deflussori dell’ossigeno, ai bip dei monitor, ai carrelli, alle porte che sbattono.
Di rumori ce ne sono una tanti, e spesso sono motivo di disturbo e di mancata concentrazione.
Uno studio americano ha affrontato l’argomento, che è più serio di quanto si pensi, per ricadute che comporta.
La ricerca condotta da Hospital Consumer Assessment of Healthcare Providers and Systems (HCAHPS), ha rilevato, che negli Usa, il rumore è al primo posto tra le lamentele dello staff, dei pazienti e dei visitatori.
Le ricadute negative sono:
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sullo staff, provoca affaticamento e stress, “fatigue de allarme”
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su pazienti, aumento della frequenza cardiaca, aumento della frequenza respiratoria, disturbi del sonno, ipertensione.
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Interferisce nel rapporto medico-paziente.
E’ vero che di determinati allarmi, soprattutto relativi ai monitor non se ne può e non se ne deve fare a meno, ma è anche vero che molti sono evitabili.
Lo studio ha evidenziato come, nei pazienti monitorati, l’allarme suoni 133 volte al giorno,di queste la maggior parte delle volte non è legato alle urgenze, ma alla batteria scarica o ad un difetto dell’apparecchiatura.
Un eccesso di bip quindi che potrebbe essere evitato.
Sono state studiate una serie di misure atte a diminuire il rumore molesto in ospedale come:
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insonorizzazione pareti e soffitti
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rimuovere gli allarmi dal letto del paziente, ed inviarli ad un monitor centrale in medicheria, così che lo staff possa immediatamente identificare e rispondere ad un allarme a basso volume.
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cambiamento dei comportamenti. In alcuni ospedali hanno istituito le ore di riposo(tono basso e porte chiuse).
Tutti accorgimenti semplici che potrebbero essere messi in atto per eliminare il disturbo e raggiungere l’obiettivo dell’ospedale senza rumore.
da Quotidiano Sanità