Caregiver: in arrivo il bonus per i nipoti che accudiscono i nonni.
Estese ai parenti di secondo grado le agevolazioni e le risorse economiche previste dalla Legge di Bilancio per chi assiste un familiare non autosufficiente: figli e nipoti sullo stesso piano nella gestione del parente disabile.
Si allarga la platea di coloro che potranno beneficiare delle agevolazioni e delle risorse economiche per chi assiste un familiare non autosufficiente: la legge sui caregiver comincia, infatti, a prendere forma. Ora anche i nipoti potranno beneficiare delle agevolazioni che la legge sui caregiver stabilirà. Nel provvedimento, infatti, si definisce come caregiver (nel testo indicato in italiano come “prestatore volontario di cura”) colui che si prende cura volontariamente e gratuitamente di un familiare o di un affine entro il 2° grado o di un minore affidato, purché:
- risulti convivente;
- a causa di malattia, infermità o disabilità, sia riconosciuto invalido civile;
- necessiti di assistenza globale e continua per almeno 54 ore settimanali, considerando anche la vigilanza notturna.
Inoltre, si è stabilita la necessità di scegliere tra il ruolo di caregiver e i benefici della legge 104 ( la legge che concede tre giorni di permesso retribuito al mese proprio per assistere un parente disabile): le due agevolazioni, dunque, non saranno “cumulabili”. Unica eccezione, i genitori di un disabile che potranno avere ancora i congedi aggiuntivi anche se uno di loro o un altro familiare è stato riconosciuto come caregiver.
Dopo la definizione dei destinatari dei benefici e delle agevolazioni, il vero nodo da sciogliere resta come usare quei 60 milioni di euro stanziati dal disegno di Legge di Bilancio. L’aver esteso il provvedimento da una parte ai parenti di secondo grado, dall’altra agli invalidi non al 100% rende, infatti, difficile sostenere economicamente la possibilità di un mini bonus per i “prestatori volontari di cura”: ipotesi che era stata presa in considerazione prima allagare la platea dei beneficiari. Le risorse ora rischiano di non essere più sufficienti: basti pensare che, nel nostro paese, le persone che assistono a tempo pieno un parente infermo sono circa un milione.
Per la completa definizione del ddl bisognerà attendere il via libera alla legge di Bilancio che è previsto prima di Natale, solo allora potremo sapere se questa decisione di allargare la platea dei caregiver sia un reale beneficio o l’ennesimo tentativo di lanciare fumo negli occhi.
Fonte: Corriere della Sera
Ph: secondowelfare.it