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Chemioterapia killer. Condannato il primario, pene ridotte per le due infermiere

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 12/12/2017 vai ai commenti

Attualità

Valeria Lembo, muore a 34 anni, il 29 Dicembre 2011, presso reparto oncologico del Policlinico di Palermo, per una eccessiva somministrazione di un farmaco chemioterapico: una dose di 90 milligrammi di vinblastina, anziché di 9 milligrammi, una dose dieci volte superiore, letale, che la uccise a tre settimane di distanza dalla somministrazione.

A finire sotto processo sono stati, S.P., l'allora primario del reparto di oncologia medica, il medico L.DN., lo specializzando A.B., lo studente universitario in medicina G.M., e le due infermiere C.G, E.D., imputati a vario titolo per omicidio colposo e falsificazione di cartella.

Quattro anni e sei mesi di reclusione per l'ex Primario, la dottoressa e lo specializzando, sono stati chiesti dalla Procura; un anno di reclusione per lo studente in medicina e tre anni di reclusione per le due infermiere, queste le condanne chieste.

Oggi si è pronunciata la Corte di Appello sesta sezione ha confermato la condanna per l'ex primario di Oncologia medica Sergio Palmeri a 4 anni e sei mesi per omicidio colposo e ha ridotto le pene riconoscendo le attenuanti generiche per gli altri quattro imputati.

(Muore per una overdose di chemio. Indagati Medici ed Infermieri. La somministrazione dei farmaci e la cultura dell'imparare dall'errore)

 

  • Due anni e 6 mesi e due anni e 10 mesi alle due Infermiere. Interdizione sospesa.

  • 4 anni per la dottoressa, riducendo di un anno la pena decisa in primo grado. Ridotti da 7 a 4 gli anni di interdizione dalla professione medica. Quattro mesi la condanna per falso.

  • 4 anni per omicidio colposo per lo specializzando. Ridotta a 8 mesi la condanna di falso. Confermati i due anni e 6 mesi di interdizione dalla professione medica.

  • L'unica assoluzione in primo grado era stata quella dello studente universitario

 

La Corte si è espressa anche sulle statuizioni civili confermando i maxi risarcimenti immediatamente esecutivi di un milione per il marito di Valeria Lembo, quattrocentomila euro ciascuno per i genitori della donna, anche questi da liquidare immediatamente, come gli ottantamila euro disposti per la zia materna di Valeria Lembo.

 

da La Repubblica

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