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Contratto. La nuova bozza peggiore della precedente. Incontro fallimentare all’Aran. Confermato lo sciopero.

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 22/02/2018 vai ai commenti

Contratto Nazionale

«Testo da rispedire al mittente. Flessibilità unidirezionale» «Una modalità di trattativa - sottolinea Andrea Bottega, segretario nazionale Nursind - che denota una totale mancanza di rispetto. Il testo è da rispedire al mittente, soprattutto sul capitolo dell’orario Ue. Dopo nove anni di attesa, non c’è una cifra sugli aspetti retributivi. Hanno tolto il valore dell’incarico organizzativo, ci sono solo puntini. La flessibilità è unidirezionale: su precariato, straordinari e deroghe sull’orario di lavoro europeo. Una generale riduzione dei diritti da parte datoriale. Periodi di prova infiniti e ingiustificati in un contesto dove prevalgono contratti precari. La categoria è mortificata anche sul sistema degli incarichi che non consentono una vera crescita professionale. C’è solo arroganza. In questo modo non si permette all’infermiere di offrire un’assistenza sicura e di qualità al paziente».

Si conclude così, l’incontro fissato oggi, 22 febbraio, all’Aran, giorno che precede lo sciopero degli infermieri, che a questo punto, come già detto in precedenza non può che essere confermato.

Una proposta«irricevibile», soprattutto sul capitolo dell’orario di lavoro Ue, centrale per garantire qualità e sicurezza dell’assistenza” continua Bottega.

Domani gli infermieri incroceranno le braccia in tutti gli ospedali italiani, confermando una scelta dura ma necessaria,per una contrattazione farsa, che lascia l’amaro in bocca.

Tantii nodi affrontati nella nuova versione: congedi per donne vittime di violenza, allungamento del periodo di riabilitazione, riconoscimento delle unioni civili, lavoro flessibile, formazione personale, responsabilità disciplinari, premio individuale differenziato, welfare integrativo e e fondi contrattuali declinati sulle performace, ma nessuna tabella sui conti, nessuna chiarezza sui fondi e gli incrementi retributivi.

La nuova bozza se mai fosse possibile, è pure peggio della precedente.

Domani senza nessuna esitazione sarà sciopero, la cui partecipazione sarà massiccia.

 

da il Sole 24 ore