Iscriviti alla newsletter

Assistenza sanitaria. Richiamo dalla commissione UE: "in Italia continua ad essere una sfida"

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 11/03/2018 vai ai commenti

AttualitàStandard Assistenziali

Che cos'è l'assistenza Sanitaria? 

Il Sistema sanitario nazionale assicura un accesso ai servizi tenendo conto di bisogni di salute; qualità e appropriatezza delle cure; l'economicità nell'impiego delle risorse.

Chi può accedere alle prestazioni in forma diretta? 

Tutti i cittadini italiani residenti in Italia senza distinzioni possono accedere alle prestazioni in forma diretta erogate sul territorio nazionale dalle strutture pubbliche o da quelle private accreditate.

In cosa consiste il diritto all'assistenza sanitaria?

Significa usufruire dei servizi di prevenzione e cura della salute come l’assistenza di base, le cure specialistiche o i ricoveri ospedalieri.

La Commissione europea ha pubblicato nei giorni scorsi l'analisi della situazione economica e sociale in 27 Stati membri, che comprende i progressi nell’attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese e una valutazione degli eventuali squilibri sull'assistenza sanitaria.

L’Italia presenta squilibri economici eccessivi. Così la Commissione europea che nel novembre scorso ha avviato esami approfonditi relativi a 12 Stati membri per accertare l’eventuale presenza di squilibri macroeconomici e valutarne l’entità. In tutti i 12 Stati membri sottoposti quest’anno a esame approfondito sono stati individuati squilibri o squilibri eccessivi relativi all’anno scorso.

La Commissione ha concluso che 11 dei 12 Stati membri esaminati presentano squilibri (8 devono far fronte a squilibri e 3 a squilibri eccessivi).

I risultati degli esami approfonditi possono essere riassunti come segue: Croazia, Cipro e Italia presentano squilibri economici eccessivi. Bulgaria, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia presentano squilibri economici.

Per la Bulgaria, la Francia e il Portogallo si tratta di un miglioramento rispetto agli squilibri eccessivi dell’anno scorso. La Slovenia non presenta più squilibri economici. Per la Bulgaria e il Portogallo la Commissione ha sottolineato che sono ancora necessari ulteriori sforzi per conseguire una correzione sostenibile degli squilibri. L’Italia ha fatto “progressi limitati” si legge nella relazione riguardante il nostro Paese nel raggiungimento degli obiettivi sul tasso di occupazione, Investimenti in ricerca e sviluppo, povertà ed esclusione sociale”.  Secondo la Commissione europea “Le carenze strutturali di lunga data dell’economia contribuiscono a livelli elevati di povertà e disparità di reddito.

Le pari opportunità in Italia sono migliorate dal sistema educativo ma minate dalla povertà infantile e dall’ineguale accesso all’assistenza sanitaria.

Rispetto L’accesso all’assistenza sanitaria dipende dal reddito più che nella maggior parte dei paesi dell’UE. La quota di bambini a rischio di povertà o esclusione sociale è del 32,8%, superiore alla media UE del 26,4%.

La povertà lavorativa (11,8% nel 2016) è una delle più elevate dell’UE e in aumento”. 

Mentre i risultati di salute sono nel complesso buoni, l’alta percentuale della popolazione con bisogni insoddisfatti di assistenza sanitaria segnalati continua ad essere una sfida.

“I bisogni insoddisfatti per le cure mediche” si legge nel documento “sono alti e in aumento. La percentuale di italiani che segnalano bisogni insoddisfatti di assistenza medica è aumentata significativamente negli ultimi anni, specialmente tra i gruppi di reddito più poveri (dal 5,0% nel 2010 al 7,2% nel 2015, più del doppio della media UE del 3,2%)”.

Secondo la Commissione questo suggerisce “un livello sempre più alto di difficoltà di accesso all’assistenza sanitaria affrontata dai cittadini italiani, principalmente motivato da ragioni finanziarie, che rappresentano un ostacolo significativo”.

“Mentre il governo ha recentemente affrontato la sfida dei bassi tassi di copertura vaccinale dei bambini, sono state adottate poche misure” sottolinea la Commissione “per equiparare efficacemente l’accesso all’assistenza sanitaria per tutti”.

Fonte: panoramasanita.it