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Coordinatori infermieristici. Raccolta firme contro il nuovo CCNL sanità. Contratto iniquo

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 16/03/2018 vai ai commenti

Contratto Nazionale

Tornano a tuonare di rabbia le parole di Maria Gabriella De Togni Presidente Coordinamento nazionale caposala, che già avevamo ospitato nella nostra rivista, in occasione del Primo Congresso Fnopi.

Stavolta, torna a ribadire tutta la sua contrarietà in merito alla pre-intesa del CCNL, dalle pagine di Quotidiano Sanità, facendo riferimento ad un articolo pubblicato dal Dott.re Saverio Proia, in cui che inneggia alla siglatura dell’Ipotesi di Contratto 2016/2018 in merito alle competenze avanzate ed agli incarichi organizzativi e professionali.

La Presidente De Togni sottolinea come l’ aberrante realtà sia scritta negli articoli dell’Ipotesi di Contratto successivi a quelli richiamati dal dott. Proia, e da lui non citati.

Ecco alcune delle riflessioni:

1. …Dall’ipotesi contrattuale del 2018 sparisce totalmente il diretto riferimento alla gestione del personale. Propenderemmo per l’ipotesi che sia stato un mero strafalcione normativo- come vedremmo non l’unico- altrimenti sarebbe un sovvertimento involontario (?) dell’intero impianto delle figure di organizzazione…. (L.Benci da quotidianosanita.it 28/02/2018)

 

2….Per accedere invece a “incarichi di maggiore complessità” il contratto indica il solo necessario requisito dell’anzianità di servizio di 5 anni e l’eventuale laurea specialistica/magistrale come “elemento di valorizzazione” non necessario però ai fini del conferimento dell’incarico….(L.Benci da quotidianosanita.it 28/02/2018)

 

3….Gli incarichi di organizzazione sono a tempo -3 -5- anni e possono essere rinnovati fino ad un massimo di 10 anni. Dopo tale termine vengono ribanditi senza ovviamente alcuna garanzia per il suo rinnovo, neanche in caso di valutazione positiva….Quale sia la ratio che sottintende a questa norma che costringe che ha fatto bene il proprio lavoro – a detta dell’azienda che lo ha valutato positivamente - non è veramente comprensibile….(L.Benci da quotidianosanita.it 28/02/2018)

 

4. ….Vi è da domandarsi se si sia ritenuto di cambiare geneticamente il ruolo del coordinatore e della posizione organizzativa….la gestione del personale, che sparisce completamente dalla normativa contrattuale….(L.Benci da quotidianosanita.it 28/02/2018).

Specialisti e coordinatori, e tutti coloro che hanno incarichi di organizzazione o professionali appartenenti a tutte le professioni sanitarie del comparto, è stabilito che dopo 10 anni di attività lavorativa pur avendo raggiunto il massimo della qualificazione, ricevuto sempre valutazione positiva e permanendo il bisogno della medesima professionalità da parte dell’Azienda sanitaria, decadranno inesorabilmente “L’incarico è a termine”.

L’Azienda o Ente sulla base delle proprie esigenze organizzative ne determina la durata tra un minimo di tre anni e un massimo di cinque anni. Gli incarichi possono essere rinnovati, previa valutazione positiva, senza attivare la procedura e di cui al comma 3, per una durata massima complessiva di 10 anni” (art.19 c.5), e verranno “ restituiti alle funzioni del profilo di appartenenza con corresponsione del relativo trattamento economico” art. 19 c.7: si è così, torneranno alle funzioni esercitate dieci anni prima e perderanno qualsiasi emolumento che in quei dieci anni avranno percepito per la loro attività organizzativa e specialistica esercitata. Ma non solo, la spada di Damocle della revoca dell’incarico sarà possibile anche da subito, quando il contratto andrà in vigore (si veda l’articolo 22 c.1 ) e poi in qualsiasi momento l’azienda lo ritenga opportuno in rapporto alla sua organizzazione (art. 19 comma 6).

 

Per questo i coordinatori infermieristici, che non hanno accolto favorevolmente le disposizioni normative siglate da CGIL, CISL, UIL, e le due FSI, che riguardano appunto gli incarichi di coordinamento e si stanno mobilitando con una raccolta firme, per una richiesta di profonda revisione del testo.

 

da Quotidiano Sanità

 

http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato6074030.pdf