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Obiettivo Ippocrate: “Che la professione medica, le professioni sanitarie e i pazienti facciano fronte comune”

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 16/03/2018 vai ai commenti

Attualità

Avevamo già conosciuto Obiettivo Ippocrate, quando durante il Care Film Festival, voluto e finanziato da NurSind, ci eravamo emozionati con il corto “Come una rosa”, di Stefano Capovilla, la drammatica esperienza vissuta da Eliana Righetto, giunta al San Bortolo di Vicenza in coma profondo, operata per emorragia cerebrale e riportata alla vita dall’equipe di quella notte, contro ogni pronostico.

E’ lì che abbiamo incontrato il Dott.re Giampaolo Zambon e Massimiliano Zaramella, Presidente di Obiettivo Ippocrate.

Obiettivo Ippocrate nasce ufficialmente nel 2016, dopo la mobilitazione di oltre 500 medici del San Bortolo di Vicenza, che aveva portato alla stesura di un documento per il corretto inquadramento della responsabilità professionale in campo sanitario, e la necessità di una copertura assicurativa a tutela dei medici e a garanzia dei pazienti, mossi dal dilagare della medicina difensiva, che soffoca le scelte terapeutiche, indirizzate più a protezione dell’operatore sanitario che al bene del malato.

Obiettivo Ippocrate, che inizialmente iscriveva solo medici, oggi dopo la modifica dello statuto, prevede la possibilità di iscrivere infermieri, ostetriche, psicologi e tecnici sanitari.

In merito a questo il Dott.re Zaramella ha più volte espresso la volontà di unire le diverse professioni, anche perché problematiche e criticità sono comuni e comuni dovrebbero essere le soluzioni.

Ha dunque elogiato le parole espresse dal Presidente della Fnomceo Filippo Anelli, durante il primo congresso Fnopi: “occorre migliorare il rapporto medico-paziente e garantire unità d’intenti tra professioni sanitarie, e per farlo occorre del tempo, ritrovando in queste l’essenza del progetto di Obiettivo Ippocrate.

Forse in questo nuovo modo di vedere le cose, un ruolo importante lo ha giocato, Giovanni Leoni, vicepresidente della Fnomceo, ed uno dei primi presidenti degli Ordini ad essersi iscritto ad Obiettivo Ippocrate.

Zaramella, che sottolinea come l’unità di intenti non debba riguardare solo medici e professioni sanitarie, ma anche i pazienti, si augura che alle parole, seguano i fatti, con azioni forti, coraggiose e chiare, per dare contenuti a quanto espresso.

 

da ObiettivoIppocrate