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Indennità di Turno e Contratto. I firmatari chiedono chiarezza sull’art 86. De Zolt, NurSind Teramo “Siamo al paradosso”

Le Organizzazioni Sindacali, le stesse che hanno firmato, un contratto politico e peggiorativo per gli infermieri, oggi a distanza di 8 mesi, segnalano con veemenza come l’applicazione dell’art. 86 “Indennità per particolari condizioni di lavoro” comporti un ulteriore disagio al personale turnista”, a parlare è Giuseppe De Zolt, Segretario territoriale NurSind Teramo.

In sede di riunione della delegazione trattante, su richiesta delle OO.SS. del comparto, la Asl di Teramo, ha posto il quesito all’Aran, in merito all’applicazione del discusso articolo 86.

“Siamo al paradosso,  che le stesse Organizzazioni che hanno firmato il contratto, oggi spingano perché si faccia chiarezza su un articolo che è chiaramente peggiorativo. Come NurSind ci chiediamo, se abbiano mai letto questo contratto o se, ancor peggio, lo abbiano capito. A quali organizzazioni gli Infermieri hanno affidato il loro futuro?”

La risposta dell’Aran non ha tardato ad arrivare, ed è perfettamente in linea con quanto già aveva espresso in occasione di altri chiarimenti chiesti, ovvero:

  • nel caso dei 3 turni (M-P-N); che nell’arco del mese si evidenzi un numero sostanzialmente equilibrato dei turni svolti di mattina, pomeriggio e notte ovvero sia almeno pari al 20%.
  • nel caso de 2 turni (M-P); che nell’arco del mese si evidenzi un numero sostanzialmente equilibrato dei turni svolti di mattina e pomeriggio ovverosia almeno pari al 30%.

Questo vuol dire, così come per le altre aziende che hanno recepito la norma, che gli infermieri rischiano di perdere l'indennità di turno, anche lavorando in servizio su due o tre turni.

Una condizione che si potrebbe verificare per ragioni, che potrebbero non essere imputabili alla volontà del lavoratore, ma esclusivamente per le esigenze organizzative dell’Azienda, così come precisato nei chiarimenti precedenti, e nel caso specifico nella risposta al quesito della Asl di Latina, che l’Aran rievoca nella comunicazione all’Asl di Teramo, ovvero:

L’Azienda, per individuare i turni minimi, potrà adottare la modalità di calcolo che ritiene più consona, purché applicando tale modalità, i suddetti requisiti generali enunciati nell’articolo 86, commi 3 e 4, risultino rispettati.

Si precisa altresì che qualora il personale incardinato nei servizi articolati su tre turni, effettui, per il particolare assetto organizzativo della struttura, un numero di turni che non rispetti i requisiti per l’erogazione delle indennità al comma 3, al medesimo potrà essere erogata, solo in tale ipotesi residuale, l’indennità di cui al comma 4, sempre che ricorrano le condizioni previste”

 

Conclude De Zolt, Come dirigenti sindacali NurSind siamo stati accusati di essere dei visionari, dei terroristi psicologici. La macchina del fango che si è messa in moto contro di noi, è stata senza pari, attaccati su ogni versante. Oggi, purtroppo per gli infermieri, il tempo ci ha dato ragione, e quel contratto firmato è una spada di Damocle su un’intera categoria”.

 

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