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Infermiera di Piombino accusata di aver ucciso 10 pazienti. Chiesto il rito abbreviato

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 19/01/2019 vai ai commenti

Attualità

E’ previsto per il 1° Marzo il processo che vedrà in giudizio l’infermiera di Piombino, Fausta Bonino, accusata di aver ucciso 10 pazienti, tramite iniezioni di eparina.

La storia

Il 31 Marzo 2016 viene arrestata Fausta Bonino, infermiera, accusata di aver provocato volontariamente e con crudeltà la morte di 14 pazienti nel reparto di rianimazione dell’Ospedale di Piombino, dove lei prestava servizio.

Ad uccidere i pazienti una dose letale di Eparina, iniettata dall’infermiera.

Dopo 21 giorni di carcere però il Tribunale del Riesame di Firenze annulla l’ordinanza di custodia in carcere del Gip e mettendo in crisi tutta l’inchiesta, basata secondo i giudici su indizi “né gravi, né precisi, né concordanti”, ovvero:

1. Ogni volta che moriva qualcuno l’infermiera era presente.

 

2. Quando l’infermiera è stata trasferita di reparto sono cessate le morti “anomale”.

 

3. La sospettata beveva e faceva uso di psicofarmaci.

 

4. Un parente di una vittima era presente quando l’infermiera ha fatto un’iniezione.

 

5. Ci sono intercettazioni che rivelano quanto la sospettata fosse allarmata dagli interrogatori svolti in fase di indagini preliminari.

 

La Procura chiude le indagini e contesta alla Bonino la morte di dieci pazienti: in base alle perizie, in 10 decessi indagati emergerebbe nesso tra l’iniezione di eparina, la presenza della Bonino in reparto e le morti avvenute poche ore dopo la somministrazione degli anticoagulanti.

A finire sotto inchiesta anche il Primario, il dottor Michele Canalis, accusato di omicidio colposo riguardo alla morte degli ultimi tre pazienti. Secondo il pm avrebbe tenuto un comportamento negligente perché non avrebbe vigilato correttamente sul personale sanitario.

 

Il legale dell’infermiera, l’avvocato Cesarina Barghini, sostiene invece che non esistano prove della colpevolezza della sua assistita, e per questo ha scelto per quest’ultima, il rito abbreviato.

 

da il Corriere della Sera