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Opi Milano, Lodi e Monza Brianza. Irregolarità nelle votazioni del Bilancio ed aumento della tassa di 25 euro. La denuncia

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La Redazione
Pubblicato il: 19/03/2019 vai ai commenti

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A parlare è il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gregorio Mammì: Ho ricevuto diverse segnalazioni in proposito e, ritenendo la necessità di verificare la situazione, ho provveduto a richiedere chiarimenti a chi di competenza. Sulla base di quanto mi è stato riferito, infatti, le modalità atipiche in cui si è svolta l’Assemblea suscitano qualche perplessità: al di là dei possibili guasti tecnici e degli inconvenienti di natura organizzativa, resta il fatto che non è stato possibile per gli iscritti prendere preventivamente visione della proposta di Bilancio Preventivo 2019, documento dal quale, però, risulta un aumento di 25 euro della tassa annuale di iscrizione all’Ordine (passato da € 55,00 a € 80,00, ndr).

 

La vicenda

In occasione dell’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano, Lodi e Monza Brianza, tenutasi presso l'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo nella giornata dello scorso 26 febbraio, si sarebbero verificate, stando alle segnalazioni presentate, presunte irregolarità in merito al procedimento di registrazione dei partecipanti e alla relativa votazione.

In particolare, tale registrazione – presumibilmente a causa di un inconveniente tecnico sulla rete Wi-Fi – sarebbe avvenuta senza alcuna possibilità di verificare l’effettiva iscrizione e, quindi, l’appartenenza dei presenti, circa 140 persone, al richiamato Ordine professionale. I partecipanti, quindi, non sarebbero stati identificati, essendosi la segreteria limitata ad acquisire i nominativi dei presenti e le deleghe, oltre a consegnare i cartoncini colorati ai fini della votazione (cartoncini che, peraltro, non sarebbero stati forniti in numero sufficiente a coprire tutti i partecipanti).

In pratica, gli iscritti non hanno potuto accedere al documento nei giorni precedenti all’Assemblea, mentre i partecipanti di quest’ultima – la cui iscrizione all’Ordine, peraltro, non era confermata – si sono trovati a dover esaminare il documento e valutare le motivazioni giustificative del sovrapprezzo in pochi minuti. È comprensibile che siano stati sollevati dubbi e perplessità sulla trasparenza e sulla regolarità della procedura”, conclude Mammì.