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Caos Dirigenti Professioni Sanitarie in Calabria: il comunicato degli idonei al concorso di Cosenza

Giuseppe Romeodi
Giuseppe Romeo
Pubblicato il: 03/04/2019 vai ai commenti

Calabria

La Calabria ha ignorato per 18 lunghi anni la Legge 251/2000 che istituisce la Dirigenza per gli Infermieri, anni durante i quali questo ruolo era stato assegnato un po' ovunque in maniera più ufficiosa che ufficiale mediante posizioni organizzative e/o incarichi fiduciari.

Si arriva finalmente nel 2018 ad avere la prima graduatoria, composta da 9 vincitori, esitata da un concorso a tempo indeterminato per Dirigente delle Professioni Sanitarie da parte dell’Azienda di Cosenza.

I primi 3 vengono assunti da diverse Aziende del SSR, poi l’inghippo: un mese fa Crotone bandisce un reclutamento per la medesima figura, piuttosto che attingere da Cosenza, gli idonei (Dott.ssa Serafini Fiorillo, Dr Cosimo Buonofiglio, Dr Maurizio Marchese, Dr Givanni Franchino, Dott.ssa Teresa Scagliola e Dott.ssa Katia Caloiero) non ci stanno e dichiarano le loro intenzioni con il seguente comunicato:

 

Nonostante l'attenzione mediatica di questi ultimi tempi rivolta al Servizio Sanitario Regionale Calabrese evidenzia enormi criticità, strutture fatiscenti, carenze organizzative e gestionali, conflitti politico istituzionali, aumento della migrazione sanitaria e perdita costante di fiducia da parte dei cittadini calabresi, si continuano ad adottare atti che creano conflitti, generano spese ed allungano i tempi amministrativi.

Nello specifico, il Commissario dell'ASP di Crotone, con l'adozione della Delibera n. 95, ha deliberato l'indizione di un nuovo concorso decidendo così di non tenere in considerazione la recente graduatoria dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza per Dirigenti delle Professioni Sanitarie.

La decisione presa ha dell'irreale considerata la recente sentenza del TAR Calabria in materia (235/2019) con la quale viene annullata la procedura concorsuale bandita dall'Asp di Vibo Valentia per l'assunzione di autisti di ambulanza; sentenza motivata dalla presenza di una graduatoria valida per lo stesso profilo in altra azienda sanitaria della regione . Proprio in questi giorni l'Asp di Vibo Valentia si è finalmente deliberata procedendo

all'assunzione degli autisti attingendo dalla graduatoria preesistente.

Scelta questa che se fatta precedentemente avrebbe evitato I'aggravio di costi ed il ritardo nell'approvvigionamento delle figure da assumere tanto più considerato l'orientamento legislativo attuale che attribuisce maggior favore alla procedura di reclutamento del personale da scorrimento da graduatoria poiché soddisfa i principi di economicità, efficacia, efficienza, trasparenza e buon andamento che devono caratterizzare le amministrazioni pubbliche. D'altronde la preferenza dello scorrimento di graduatoria rispetto all'indizione di nuove procedure concorsuali è stata ad oggi perorata con entusiasmo da diverse aziende sanitarie calabresi per quanto riguarda le figure di infermieri, operatori socio-sanitari, ostetriche, autisti di ambulanza, dirigenti medici, dirigenti amministrativi, etc.

Siamo fiduciosi del fatto che l'ASP di Crotone saprà comprendere queste motivazioni annullando la procedura concorsuale e utilizzando la graduatoria esistente per Dirigente delle Professioni Sanitarie dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, senza voler a tutti i costi cercare di celebrare un concorso costoso, dagli esiti incerti e dai certi contenziosi legali.

Ad oggi l'istanza di annullamento e/o di revoca della delibera in autotutela trasmessa dal nostro legale all'ASP di Crotone non ha avuto riscontro e se la situazione dovesse rimanere invariata anche nei prossimi giorni è evidente che faremo valere le nostre ragioni presso tutte le sedi istituzionali compreso il Tribunale Amministrativo.

L'istanza è stata trasmessa anche al Presidente della Giunta Regionale, al Commissario ad ACTA, al Sub- Commissario e al Direttore del Dipartimento Salute Regionale, da tutti ci aspettiamo azioni concrete, sinergiche e tempestive finalizzate a dotare il Servizio Sanitario Regionale di questa figura professionale essenziale al fine dell'ottimizzazione dei processi sanitari e ad evitare inutili ritardi oltre ad un aggravio di costi per la Regione.

 

comunicato revoca delibera.pdf