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Sanità privata. Grande partecipazione dei lavoratori a Roma, Il NurSind: "il contratto va rinnovato subito, non sono ammesse più scuse, il tempo è davvero scaduto"

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La Redazione
Pubblicato il: 19/04/2019 vai ai commenti

Comunicati Stampa

Grande partecipazione (mercoledì 17 aprile, n.d.r.) alla manifestazione indetta dal NurSind, per sostenere gli Infermieri ed i lavoratori della sanità privata, che rivendicano il rinnovo di un contratto scaduto da 13 anni, in piazza della Libertà a Roma.

Infermieri giunti da ogni parte d'Italia si sono riuniti sotto i colori del NurSind per far valere il diritto ad un contratto dignitoso.

"Ci siamo confrontati su temi importanti con il Direttore Generale Aiop, dott. Filippo Leonardi, che con toni diplomatici hanno ribadito la posizione dell'Aiop, pressoché ferma su quanto già dichiarato in sede di conciliazione al Ministero del Lavoro". Lo afferma in una nota Romina Iannuzzi, dirigente nazionale del NurSind e responsabile per la sanità privata.

"Il Direttore Generale AIOP, - spiega Romina Iannuzzi -  ci ha fatto sapere che in molte regioni sarebbero disponibili sin da subito a procedere al rinnovo del contratto, ma anche che sussiste il problema delle regioni poco virtuose dove gli imprenditori della sanità privata faticherebbero a garantire il rinnovo. Tutto ciò passando poi per i soliti riferimenti ai tetti di spesa e agli adeguamenti delle tariffe".

Iannuzzi continua nella nota ritenendo che: "è inopportuno e strumentale che tali rivendicazioni si avanzino sempre in occasione dei rinnovi contrattuali finendo per danneggiare la nostra categoria. L'aumento delle tariffe è un problema che devono risolvere senza tirare in ballo noi infermieri, noi non siamo uno strumento da utilizzare per raggiungere i loro scopi o far migliorare bilanci già in attivo".

Dal NurSind insomma, solo richieste legittime dettate soprattutto da tutti i lavoratori della sanità privata, con un contratto scaduto da 13 anni, con indennità notturne festive e a vario titolo ferme addirittura al 1990, ovvero ferme agli importi di quando c’era ancora la lira.

"Ciononostante - chiosa Iannuzzi -  è solo grazie ai lavoratori che in questi lunghi anni le strutture sanitarie private hanno potuto operare e crescere. Sembra non smetta mai di essere necessario ricordare che senza gli infermieri e i medici non è possibile erogare alcuna prestazione sanitaria. Ecco quindi perché il contratto va rinnovato subito, non sono ammesse più scuse, il tempo è davvero scaduto"

"Non abbiamo dimenticato di sottolineare ancora una volta - conclude Iannuzzi -  la illegittimità del tavolo di contrattazione nazionale e la mancata certificazione della rappresentatività delle organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil, condizione necessaria per la sottoscrizione dei contratti. Su questo ultimo punto non arretreremo neanche di un millimetro ed abbiamo già avviato una vertenza legale".