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Malato psichiatrico immobililizzato con il taser. Come funziona e quali i rischi per la salute

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 13/05/2019 vai ai commenti

Attualità

E’ stata utilizzata la pistola taser per sedare un uomo con gravi problemi psichici.

Per tre volte negli ultimi due giorni i carabinieri sono intervenuti all'ospedale di Ponte a Niccheri (Santa Maria Annunziata), nel Comune di Bagno a Ripoli (Firenze), sollecitati dal personale sanitario che non riuscivano ad avvicinarsi al paziente per sedarlo.

“Prima ha aggredito noi, poi i carabinieri, voleva picchiarli”, ha raccontato un infermiere al quotidiano “La Nazione”.

L’uomo, 42 anni, noto alle forze dell’ordine, pregiudicato, affetto da una psicosi cronica disorganizzata dall’uso di supefacenti, in attesa di essere trasferito in una Rems (ex ospedale giudiziario), è stato immobilizzato con un dardo, per poi essere sedato.

L’ultima nota inquietante con la quale si conclude l’articolo de La Nazione è come il taser, introdotto in via sperimentale il 4 luglio 2018 dal Ministero dell'Interno e dato in dotazione all' Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato in 12 città: (Milano, Napoli, Genova, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi), sembra sia stato usato a Firenze, solo per immobilizzare i malati psichiatrici e non i criminali.

In antecedenza a questo episodio, il taser era stato usato per fermare un uomo che girava per strada nudo, infastidendo i passanti.

 

Ma l’uso del taser è privo di rischi? Vediamo insieme come funziona

 

Come funziona

Il dispositivo usa l'elettricità per immobilizzare il soggetto colpito, facendone contrarre i muscoli e provocando quindi dolorosi spasmi. Una volta azionato, il taser 'lancia' due piccoli aghi (dardi) legati da fili elettrici al dispositivo che, a contatto con il soggetto, trasferiscono una scarica ad alta tensione in brevi impulsi.

Il taser è dotato di una memory card che registra la data, l'ora e il numero dei colpi sparati. Gli aghi sparati (quello superiore colpisce il luogo puntato dalla pistola, quello inferiore un po' più in basso) non devono penetrare negli abiti per agire. Il raggio d'azione è di poco meno di 7 metri.

 

La controversa polemica sulla pericolosità

Sono discordanti le voci che si rincorrono sulla pericolosità del taser, ma è anche vero che è stata inserita dall'ONU nella lista degli strumenti di tortura, per il dolore acuto provocato.

Secondo Amnesty International l'arma, in pochi anni è stata responsabile di centinaia di morti nei soli Stati Uniti, ma secondo altri studi le morti sarebbero state concausate dai problemi cardiologici di cui soffrivano i soggetti colpiti.

Uno studio finanziato dal National Institute of Justice e svolto dalla Wake Forest University School of Medicine prendente in esame 1000 casi di individui colpiti da un taser ha riportato che in nessun caso il taser fu causa di morte. Secondo lo studio il 99,7% dei colpiti non riportò danni o subì danni leggeri (lividi, sbucciature) mentre il rimanente 0,3% dovette ricevere cure ospedaliere. Le ferite erano causate dalla caduta dei soggetti dopo essere stati colpiti dal taser.

Uno studio commissionato dalla Canadian Broadcasting Corporation ha determinato che il 10 per cento dei 41 taser esaminati sprigionava più corrente di quella dichiarata dal produttore, mettendo quindi in luce la necessità di altre verifiche e test indipendenti su queste armi.

 

I rischi per la salute

La fabbrica produttrice del Taser, nel manuale tecnico operativo ha sentito il dovere di avvertire che:

«dopo il tiro è necessario controllare se la persona colpita abbia subito conseguenze lesive importanti, sia legate all’uso del taser che in conseguenza della caduta. Una volta posto in sicurezza il soggetto colpito, se fossero state colpite parti sensibili (ad esempio organi genitali, testa, collo, etc.), dovrà essere richiesta l’assistenza di personale sanitario, senza procedere alla rimozione dei dardi

In caso di persistente sanguinamento dai punti d’impatto, dovrà essere richiesta l’assistenza di personale sanitario procedendo, nel frattempo, al tamponamento della ferita con i dispositivi sanitari in dotazione. Il soggetto colpito dovrà essere osservato, con particolare attenzione allo stato di coscienza e nei casi in cui non sia responsivo dovrà essere richiesto l’intervento del personale sanitario assicurando, nell’attesa, l’assistenza di primo soccorso di base».

Le raccomandazioni sono ferree per minimizzare i rischi legati all’uso del taser: colpire preferibilmente la parte posteriore del corpo, ad eccezione della testa e del collo; evitare di colpire il viso, la zona cardiaca del petto e gli organi genitali; valutare il contesto di impiego; valutare i rischi di caduta della persona successivamente all’impulso elettrico o il possibile rischio di colpire altre persone che si trovano nelle immediate vicinanze del soggetto interessato ( per esempio in presenza di più persone, in occasione di eventi o manifestazioni), in presenza di condizioni ambientali avverse o nel caso in cui siano presenti soggetti minori di età nelle immediate vicinanze.

 

Rischio infettivo

Dato che i cavi del Taser penetrano nella pelle è stato sollevato il problema del rischio infettivo.

Studi recenti hanno osservato che i cavi non sterilizzati hanno una percentuale del 5% di contaminazione da Staphylococcus aureus.

In oltre 3,3 milioni penetrazione dei cavi , sono stati segnalati 10 casi di penetrazione di tessuto sensibile senza infezioni segnalate.

E’ stato scoperto che gli impulsi elettrici generano un campo di oltre 1200 V / mm sulla porzione di dardo, sufficiente a sterilizzare il dardo tramite elettroporazione. I dardi dell'arma elettrica sembrano avere un tasso di infezione molto basso (possibilmente zero).

(Infection Risk From Conducted Electrical Weapon Probes: What Do We Know?

Kroll MW1,2, Ritter MB3, Guilbault RA4, Panescu D5).

 

Complicanze cardio-vascolari

Nonostante gli ampi studi condotti, gli autori delle pubblicazioni non sono riusciti a presentare prove dirette e conclusive delle conseguenze letali dell'applicazione dei dispositivi di elettroshock TASER (ESD) sull'uomo.

Alcuni di loro raccomandano di proibire (o limitare quando possibile) l'applicazione mirata delle armi da shock elettrico alla regione toracica.

Gli esperimenti sugli animali hanno dimostrato la possibilità di sviluppare complicazioni cardiovascolari e respiratorie in seguito all'applicazione dei dispositivi di elettroshock TASER X2 che operano a una frequenza di 40 Hz per la durata di 30 minuti.

Gli studi clinici e di laboratorio con la partecipazione dei volontari in condizioni di intossicazione alcolica hanno confermato l'aumento a lungo termine dei livelli di lattato nel sangue sotto l'influenza delle armi elettriche da shock.

Gli analoghi dati che suggeriscono lo sviluppo di acidosi pronunciata sotto effetto dei dispositivi TASER X2 a causa dell'elevazione della concentrazione di lattato nel sangue venoso,sono stati ottenuti negli esperimenti sugli animali. Gli studi sull'uomo in una condizione di intossicazione da stupefacenti non hanno fornito prove dirette di induzione di disturbi psichici sotto forma di uno stato confusionale acuto (delirium) sotto l'influenza dei dispositivi di elettroshock TASER.

Sembrerebbe che soggetti con una frequenza cardiaca elevata derivante da un utilizzo di droghe oppure da uno sforzo estremo (es. fuga) sono particolarmente predisposti a presentare un arresto cardiaco dopo essere stati immobilizzati mediante questo dispositivo e, se non trattati immediatamente, possono andare incontro a morte cardiaca improvvisa.

(The topical problems of the application of the TASER electroshock devices

Kondratova IV1, Kulinkovich KY1)

 

da: La Nazione 

ph credit: dal web