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Dalla grave carenza di organico alle infermiere hostess. All’Ospedale di Cisanello. Il NurSind Pisa pronto allo stato di agitazione

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La Redazione
Pubblicato il: 23/05/2019 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioToscana

Sono ormai molti mesi che la situazione del personale infermieristico e Oss al Dipartimento Cardiotoracovascolare è di grave criticità.

In ognuna delle Unità Operative che lo compongono, si registrano dotazioni organiche al di sotto degli standard necessari per poter garantire una corretta turnazione del personale senza ricorrere a orario straordinario, orario aggiuntivo incentivato e mancata concessione di ferie.

Nell’intero dipartimento, sono almeno 12 gli infermieri che mancano.

Situazione particolarmente grave nella UO di Pneumologia dove si sono toccate punte di 9 pazienti con supporto ventilatorio (su 15 posti letto complessivi della degenza)e solo 2 infermieri in turno. Una cosa che ha veramente dell’assurdo.

Senza contare il fatto che nel reparto sono presenti due terapie sub intensive in cui spesso sono ricoverati pazienti affetti da SLA e quindi particolarmente impegnativi, gestiti da 1 solo infermiere e 1 solo OSS. L’UO necessiterebbe che venissero reintegrati almeno 1 infermiere e 1 OSS.

Non va meglio nella UO di Cardiochirurgia, dove già esisteva una carenza di 3 infermieri, ma con il peggioramento della situazione da quando nella stessa UO sono stati assegnati anche posti letto per la SD di Emodinamica, con il ricovero di pazienti con procedure complesse come gli impianti valvole cardiache per via percutanea, che richiedono una monitorizzazione costante e al personale infermieristico un carico di lavoro maggiore. Per garantire adeguata assistenza sarebbe necessario aggiungere almeno un turno di infermieri, ovvero dotare la UO di altri 5 infermieri.

Nella UO di Cardiologia 2, manca 1 infermiere che dovrebbe essere reintegrati per completare la dotazione organica minima.

A completamento dell’organico minimo per la UO di Chirurgia Toracica servirebbero almeno 1 infermiere e un altro nella UO Chirurgia Vascolare

Situazione critica anche agli Ambulatori del piano terra dove in ogni realtà specialistica si lavora con una dotazione infermieristica ridotta all’osso a fronte di carichi di lavoro sempre maggiori. In questa realtà sono almeno 4 gli infermieri che mancano all’appello.

A complicare la situazione l’ingresso unico all’ospedale previsto all’ed 10 che di fatto costringe le infermiere ad improvvisarsi hostess per indirizzare i pazienti che non riescono ad orientarsi.

Manca 1 infermiere anche al Blocco Operatorio dove si eseguono interventi di cardiochirurgia, chirurgia vascolare e chirurgia toracica. In questa realtà esiste anche un serio problema di super lavoro a causa dei continui sforamenti orari degli interventi con la necessità per gli infermieri di rimanere in servizio e una molto frequente attivazione delle pronte disponibilità notturne e festive per i molti interventi in emergenza.

La situazione non è migliore sul fronte del personale OSS. Sono almeno 6 gli Operatori mancanti nell’intero Dipartimento affinché possa essere garantita la turnazione diurna e festiva senza privarli dei giusti riposti e anche di qualche giorno di ferie. Fermo restando che continua il paradosso dell’AOUP che vede tutte le degenze prive di OSS nei turni notturni costringendo gli infermieri a sobbarcarsi anche le mansioni che dovrebbero fare questi operatori.

Alla luce della situazione, nell’imminenza di dover garantire le ferie estive al personale infermieristico e OSS, senza diminuire drasticamente il numero di posti letto di UUOO così importanti, era stata richiesta la possibilità di avere assegnati almeno 6 infermieri e 2 OSS assunti temporaneamente da agenzia interinale, ma la direzione aziendale ha opposto un netto rifiuto.

Gli infermieri gli Oss delle varie UU.OO del dipartimento Cardiotoracovascolare, ma in realtà di ogni UU.OO dell’AOUP (nei prossimi giorni info dettagliate anche su altri dipartimenti) stanno continuando ad offrire un elevato standard assistenziale a prezzo di enormi sacrifici, cosa che non può perdurare a lungo.

E’ indispensabile un immediato intervento della direzione aziendale per ripristinare le dotazioni minime di personale.In assenza di un intervento, NurSind si troverà costretto a proclamare lo stato di agitazione del personale e chiamare l’azienda a rendere conto di fronte al Prefetto la situazione.