Iscriviti alla newsletter

Mezzi di contenzione. La toscana dice no al taser nel settore della salute mentale. Ecco cosa prevede la mozione approvata

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 29/05/2019 vai ai commenti

AttualitàNurSind dal territorioToscana

Maggiori risorse finanziarie, più personale al settore della salute mentale e la messa al bando del taser nelle strutture sanitarie, è quanto stabilito dalla mozione n.1776 del 16 maggio 2019 presentata dai consiglieri Paolo Sarti Tommaso Fattori di Sì-Toscana a Sinistra e approvata dal Consiglio regionale.

La mozione arriva dopo una serie di occasioni che hanno visto l’utilizzo del taser in dotazione alle forze dell’ordine per immobilizzare i pazienti psichiatrici.

Ultimo in ordine di tempo l’episodio dell’ospedale di Ponte a Niccheri (Santa Maria Annunziata), nel Comune di Bagno a Ripoli (Firenze), dove, un uomo, 42 anni, noto alle forze dell’ordine, pregiudicato, affetto da una psicosi cronica disorganizzata dall’uso di supefacenti, in attesa di essere trasferito in una Rems (ex ospedale giudiziario), dopo aver dato in escandescenza era stato immobilizzato con un dardo dalle forze dell’ordine, per poi essere sedato.

 

Grazie alla mozione approvata il taser non potrà più essere utilizzato all’interno delle strutture sanitarie.

I consiglieri ricordano l’esistenza di “una importante direttiva di riferimento della Regione Toscana, peraltro nata da una proposta di Sì Toscana a Sinistra, che proibisce tassativamente le pratiche di contenzione meccanica in psichiatria. L'utilizzo del taser rientra certamente in questa fattispecie, peraltro col rischio di uccidere.

 

articoli correlati:

Malato psichiatrico immobililizzato con il taser. Come funziona e quali i rischi per la salute

 

da Quotidiano Sanità