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Carenza di personale nell’Azienda Ruggi e nella Asl di Salerno, il NurSind: “Subito un concorso unico Asl-Ruggi”

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La Redazione
Pubblicato il: 08/07/2019 vai ai commenti

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"Chiediamo un drastico cambio di direzione capace di andare verso l’indizione di un concorso unico per le due aziende, e che ricomprenda tutte le categorie di lavoratori insistenti nell’ambito sanitario e medico”.

Il NurSind, guidato a Salerno da Biagio Tomasco, propone la opzione del concorso unico, per cercare di uscire dall’empasse della burocrazia che rallenta e impedisce il reclutamento del personale.

”Resta inteso che nelle more dell’espletamento di detto concorso, rimanga intatta la possibilità di scorrimento delle graduatorie oggi esistenti, onde non comprimere le legittime aspettative dei tanti lavoratori che in esse siano inserite”, afferma nella nota Biagio Tomasco, ripercorrendo le tappe che ad oggi sono state seguite per il reclutamento.

“Ambedue le aziende hanno, a vario titolo, cercato di calmierare la carenza di personale reclutandolo attraverso bandi di selezione ad hoc, senza però raggiungere il risultato sperato soprattutto nei territori a sud della provincia di Salerno e di competenza dell’Asl, cosa che sta di fatto abbassando i LEA a tutto discapito della popolazione residente e non, con evidente perdita di chance per la popolazione residente stessa. Nell’Asl Salerno risultano attivi due avvisi per mobilità interregionale per 130 infermieri e 100 O.S.S., ma nonostante tanto a causa del mancato rilascio dei nulla osta da parte delle aziende cedenti non si riesce a reclutare il personale necessario sebbene le graduatorie siano scorse incessantemente. Difatti proprio il mancato rilascio dei nulla osta da parte delle aziende cedenti, cosa peraltro completamente opposta agli intendimenti della Comunità Europea che con la Sentenza Bosmann definì la libera circolazione dei lavoratori, ha fatto sì che dei circa duemila infermieri utilmente collocati nella graduatoria di mobilità dell’Asl si sia arrivato a convocarne, per la presa di servizio, circa 500, ovvero il 25% del totale, e tutto questo in un anno di vigenza della graduatoria di mobilità, cosa per la quale, a questo ritmo, si dovrebbe aspettare per almeno altri tre anni per poterla eventualmente terminare. La difficoltà sopra evidenziata ha costretto l’ASL Salerno a fare ben tre manifestazioni d’interesse che hanno riguardato la sanità penitenziaria, l’SPDC di Vallo della Lucania e l’ospedale di Vallo della Lucania, che comunque sono risultate infruttuose rispetto agli auspici occupazionali. Stessa sorte è toccata alla graduatoria di mobilità per gli O.S.S., che sempre a causa delle motivazioni innanzi riportate non ha prodotto i risultati attesi”, conclude la ricostruzione del reclutamento.