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In sette giorni 64 ore di turno e 6 giorni di reperibilità . La denuncia di NurSind Caserta

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La Redazione
Pubblicato il: 28/08/2019 vai ai commenti

CampaniaComunicati StampaNurSind dal territorio

Questa Organizzazione in più riprese con proprie note sollecitato la Direzione Generale e quella di Presidio, ad attenzionare i turni di servizio della U .O. C di Ginecologia e Ostetricia del Presidio Ospedaliero San Rocco .

Essi presentavano delle evidenti discrasie, non rispettando i criteri dettati dalla 81/08 , anzi aumentando pericolosamente i rischi della non sicurezza , cosa che è poi effettivamente accaduta .

Il Dirigente Medico Dr. Leonardo De Rosa dopo una turnazione (che questa Segreteria ha a più riprese contestato ) ,che ha previsto tra il giorno 10 ed il 17 di Agosto, 64 ore di turno attivo e 6 turni di reperibilità continuativi, è stato colto da malore ed è stato refertato presso il Pronto Soccorso dello stesso nosocomio, giudicato guaribile in due giorni con prescrizione di ulteriori visite specialistiche , cosa che il dipendente ha effettuato presso Strutture Sanitarie Pubbliche.

Quello che ci lascia basiti e che nonostante le nostre ripetute note inviate a chi aveva competenza e responsabilità di accertare l’evidente anomalia , nessuno ha espresso la sensibilità di correggere quella che era un evidente errore di una organizzazione del lavoro che ,permetteteci l’eufemismo, fa acqua da tutte le parti . Esiste una cartella in possesso del medico competente dalla quale si evincono in maniera evidente le affezioni già riscontrate al dipendente negli anni precedenti. Tali patologie sono state confermate dagli specialisti ai quali il dipendente si è affidato in questo periodo, aggravate da un evidente stato di stress psico fisico verosimilmente determinato dalla sconsidersta turnazione alla quale è stato costretto.

Che tale carico di lavoro potesse essere alla base di tutto quanto accaduto, è stato confermato anche da una consulenza psichiatrica consigliata al dipendende dai vari sanitari consultati.

Abbiamo sollecitato più volte la Direzione Strategica della ASL , che l’Ospedale di Sessa necessita di essere attenzionato, che c’è bisogno di una gestione ed organizzazione e pianificazione delle attività assistenziali che non può essere quella che mette a rischio la salute delle proprie risorse umane .

Pertanto questa Organizzazione chiede un sostanziale intervento  per meglio garantire le attività assistenziali , mettendo in sicurezza prima i cittadini ( non sappiamo con quale lucidità abbia potuto garantire assistenza un lavoratore che svolge quel monte ore ) , e successivamente gli operatori .

Questa Organizzazione chiede formale riscontro ai sensi della legge 7/8/1990 n. 241 , nei termini perentori della stessa , in uno a trasmettere il nominativo del funzionario Responsabile del procedimento amministrativo, conseguente a tale richiesta, al fine di poter individuare ipotetiche e precise responsabilità, ritendo nella fattispecie che la mancata risposta per il suo silenzio configura l’ipotesi di reato di omissione di atti d’ufficio art. 328 comma 2 del C.P. i cui profili sono chiariti con sentenza della corte di Cassazione VI Penale del 22/Ottobre/2015 con Sentenza n. 42610 , che tiene specificatamente conto dell’inerzia del funzionario con la quale finisce per rendere poco trasparente l’attività amministrativa. In assenza di atti concreti presenteremo Esposto-Denuncia dei fatti qui esposti agli organi preposti per legge.