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Infermieri che scrivono. Angela Sorace ne “Il segreto di don Ciccio”

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 06/11/2019 vai ai commenti

Narrative Nursin(d)g

Angela Sorace, è infermiera e scrittrice, autrice del breve saggio Viaggiando verso ovest, a maggio 2010 percorre da sola tutto il Nord della Spagna partendo da Saint-Jean Pied De Port (Pirenei francesi) per dirigersi verso Santiago di Compostela e Finisterre. Oggi lavora nell’Unità di Terapia Intensiva Coronarica dell’ospedale Gravina di Caltagirone, dedicandosi oltre che alla scrittura anche alla Terapia del sorriso. Il segreto di don Ciccio, romanzo in parte autobiografico, è il suo ultimo libro.

La trama:

Angelica, in un momento molto difficile della propria vita, decide di fare un pellegrinaggio a Santiago di Compostela, durante il quale l’apparizione di una donna misteriosa in una tormenta di vento, che le restituisce il diario smarrito di una sua antenata, la convince a ripercorrere il vissuto della sua famiglia: i Marchese.

Decisa a dare seguito ai segni che sembrano spingerla ad approfondire le sue origini, una volta tornata dalla Spagna, Angelica, si reca a Catania a trovare il barone Zappalà, che agli inizi del Novecento aveva dato in affitto alcuni locali dello storico palazzo di via Crociferi a Francesco Marchese, detto don Ciccio, che andò ad abitarvi con la moglie e tredici figli.

Don Ciccio era un uomo severo e collerico, temuto in famiglia e famoso nel quartiere per le sue spettacolari sfuriate.

 

La storia di una Catania tutta da ricostruire dopo l’eruzione dell’Etna del 1910, dopo la chiamata alle armi per la Prima Guerra Mondiale, dopo l’invasione di colera e tifo portate in città dai soldati tornati dal fronte; una Catania che da piccola città qualsiasi della Sicilia diventa specchio riflesso di una società italiana e mondiale che viveva gli anni più duri e più oscuri della sua storia.

Questo libro è amori e segreti, intrighi e passioni, amicizia e ironia ed ancora arte, tradizione, storia e leggende, immersi nell’architettura della città siciliana e nella sua grande varietà di usi e costumi, che fanno sì che Il segreto di don Ciccio diventi qualcosa di più di un semplice romanzo.