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Congedo paternità. Sale a 7 giorni nel 2020, ma solo per i dipendenti del settore privato. Ecco perché

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 14/11/2019 vai ai commenti

AttualitàLeggi e sentenze

In base alle ultime notizie trapelate, nella norma della Legge di Bilancio 2020, il governo potrebbe inserire tra i nuovi bonus famiglia 2020, l’estensione a 7 giorni per il congedo paternità.

Il congedo paternità cos’è

Il congedo paternità è un’agevolazione riconosciuta ai lavoratori dipendenti, ai quali è concessa l’astensione dal lavoro in caso di nascita, adozione/affido.

I congedi paternità obbligatorio e facoltativo non possono essere fruiti frazionati ad ore ma ad intera giornata, sono retribuiti al 100% e coperti da contributi figurativi.

 

  • Fino al 2015 ai papà era riconosciuto un giorno di astensione obbligatoria a cui si aggiungevano due giorni di astensione facoltativa, in alternativa alla madre e fino al quinto mese di vita del bambino.

Le varie leggi di bilancio e di stabilità che si sono succedute hanno aumentato il numero di giorni di astensione obbligatoria, fino ad arrivare agli attuali 4 giorni di astensione lavorativa obbligatoria ai quali si aggiunge un giorno di astensione facoltativa, da usufruire entro i 5 mesi dal parto.

 

Con la Legge di Bilancio 2020 i giorni di astensione obbligatoria potrebbero salire a 7.

Naturalmente tali disposizioni non sarebbero estese ai lavoratori dipendenti da pubbliche amministrazioni, in quanto, così come chiarito dal Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri con la nota 8629/2013, l’applicazione è rimandata ad una norma di approvazione del Ministro per la Pubblica Amministrazione che dovrà individuare e definire gli ambiti, le modalità e i tempi di armonizzazione della disciplina. La normativa sul congedo di paternità fa infatti riferimento alla Legge n.92 del 28 giugno 2012 e da allora si è in attesa delle disposizioni necessarie all'applicazione per i dipendenti pubblici.

I dipendenti della PA possono usufruire quindi dei tre giorni per motivi personali e familiari, specificando come motivazione la nascita del figlio, diversamente da quanto accade per i dipendenti degli enti privati.