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Vaccino Covid. Per la terza dose, stop agli Hub ma sì ad infermieri negli studi medici

In vista di una eventuale terza dose per la vaccinazione anti-Covid, potremo dire addio agli HUB, creati per far fronte alla fase emergenziale e potrebbe aprirsi l’idea di un nuovo modello organizzativo ordinario, che prevede la presenza degli infermieri negli studi di medicina generale.

E’ questa la proposta che il Presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, spiega ai microfoni di ANSA: potenziare l'azione sul territorio affiancando ad esempio ai medici negli studi anche infermieri ed assistenti.

Spiega  Anelli  che  serve + un "nuovo modello organizzativo ed è urgente l'apertura di un tavolo di confronto con il ministero della Salute". Al momento, un'organizzazione delle vaccinazioni anti-Covid sul territorio in una nuova fase ordinaria non è ancora definita: "Ad oggi - continua - ancora non sappiamo quando sarà opportuno e indicato fare la terza dose vaccinale e gli studi attuali non sono per il momento sufficienti per dare un'indicazione precisa di come e quando questa andrà fatta. Precisato ciò- prosegue - penso che faccia benissimo il generale Figliuolo a predisporre un piano".

 

La terza dose di vaccino Covid

Intanto per continuare a proteggersi dal Covid, servirà la terza dose, ma si ipotizza non prima del prossimo anno.

Gli studi in merito, sono iniziati da poco, ed i risultati non si avranno prima di settembre. Nel Regno Unito, migliaia di volontari riceveranno una terza dose di vaccino come parte di una sperimentazione per indagare quali vaccini utilizzare come dosi di "richiamo" sia per proteggere dalle nuove varianti, che per impedire agli ospedali di essere sopraffatti da potenziali nuove ondate di infezioni.

Lo studio Cov-Boost, il primo al mondo ad indagare l'impatto di una terza dose sulle risposte immunitarie dei pazienti, studierà l'effetto di una dose aggiuntiva su 2.886 partecipanti, oltre le due dosi di vaccini Pfize-BioNTech o Oxford-AstraZeneca che hanno già ricevuto.

Tutti i partecipanti. saranno assegnati a caso, a ricevere una dose di uno dei sette vaccini in studio, o il vaccino di controllo (MenACWY). saranno monitorati durante lo studio per scoprire eventuali effetti collaterali e saranno effettuati prelievi di sangue per misurare le risposte immunitarie nei giorni 28, 84, 308 e 365, con un piccolo numero di esami del sangue aggiuntivi in altri momenti. Un diario elettronico per tutti i partecipanti invierà avvisi al team in tempo reale e sarà disponibile un telefono di emergenza 24 ore su 24 a cui risponderà un medico dello studio che può fornire ulteriori consigli clinici.

Quali vaccini vengono utilizzati in questo studio?

La dose aggiuntiva sarà di uno dei sette diversi vaccini: oltre a Oxford-AstraZeneca e Pfizer-BioNTech, Moderna, Novavax, Valneva, Janssen e Curevac. Il vaccino Novavax è in corso di valutazione da parte dell'Agenzia di regolamentazione dei prodotti medicinali e salutistici (Medicines and Healthcare products Regulatory Agency - MHRA) e due vaccini che sono in studi clinici di fase 3 nel Regno Unito: il vaccino CureVac, che utilizza la stessa tecnologia mRNA del vaccino Pfizer-BioNTech, e il vaccino Valneva, che utilizza il virus Sars-CoV-2 inattivato per innescare una risposta immunitaria.