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Complicanze nei cateteri arteriosi radiali in relazione alla loro lunghezza: le dimensioni contano?

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 05/08/2021 vai ai commenti

NursingProfessione e lavoro

I cateteri arteriosi radiali (RAC) sono comunemente usati nei servizi di emergenza e nelle unità di terapia intensiva (ICU) per il monitoraggio invasivo continuo della pressione sanguigna e il prelievo di gas nel sangue arterioso. Le complicazioni associate al RAC sono rare. Per quanto riguarda la lunghezza dei cateteri RAC e le complicanze, in letteratura sono stati trovati pochi studi.

Uno studio, pubblicato sulla rivista The Journal of vascular access ha cercato di fornire agli operatori sanitari prove scientifiche per selezionare la lunghezza ottimale del RAC, in base alla differenza nell'incidenza delle complicanze tra cateteri ecoguidati dello stesso diametro ma di lunghezze diverse.

L'uso di sfigmomanometri automatici non invasivi ha ridotto il ricorso ai cateteri arteriosi per il monitoraggio pressorio. Tuttavia, essi risultano utili nei pazienti instabili che richiedono la misurazione della pressione minuto per minuto e in coloro che richiedono frequenti prelievi per l'emogasanalisi. 

 

Le principali indicazioni infatti sono:

  • il controllo emogasanalitico nei soggetti con insufficienza respiratoria sottoposti a ventilazione artificiale;
  • il controllo emodinamico nei pazienti sottoposti a terapia farmacologica cardiovascolare, per valutarne rapidamente gli effetti
  • il controllo emodinamico invasivo durante e/o dopo l’esecuzione di interventi chirurgici complessi, lunghi e con rischio di emorragia (per esempio chirurgia toracica), o in soggetti emodinamicamente instabili
  • determinazione della gittata cardiaca (analisi dell’onda pressoria, sistema PiCCO).

 

Le complicanze relative ai cateteri arteriosi comprendono sanguinamento, infezione, trombosi ed embolia distale. I cateteri vanno rimossi se sono presenti segni di infezione locale o sistemica.

Le complicanze dell'arteria radiale comprendono l'ischemia della mano e del braccio dovuta a trombosi o embolia, la dissezione intimale o lo spasmo nel punto di inserzione del catetere. Il rischio di trombosi arteriosa è maggiore nelle arterie di piccolo calibro (ciò spiega la maggiore incidenza nelle donne) e aumenta all'aumentare della durata del cateterismo. Le arterie occluse quasi sempre si ricanalizzano dopo la rimozione del catetere.

Le complicanze dell'arteria femorale comprendono l'ateroembolia durante l'inserimento del filo guida. L'incidenza della trombosi e dell'ischemia distale è molto più bassa rispetto al cateterismo dell'arteria radiale.

Le complicanze dell'arteria ascellare comprendono gli ematomi, che sono rari ma possono richiedere provvedimenti d'urgenza poiché la compressione del plesso brachiale può provocare una neuropatia periferica permanente. Il lavaggio di un catetere posizionato in arteria ascellare può provocare l'ingresso di aria o di un trombo. Per evitare le conseguenze neurologiche di questi emboli, gli specialisti devono selezionare l'arteria ascellare sinistra per il cateterismo (che si suddivide più distalmente ai vasi carotidei rispetto a quella destra).

Nello studio stati inclusi i pazienti di età superiore ai 17 anni ricoverati al pronto soccorso o in terapia intensiva. RAC sono stati posizionati con diametri di 20 gauge, tra 5 e 8 cm (Arrow-Teleflex), e 22 gauge diametri compresi tra 4 e 8 cm (Vygon).

Sono stati inclusi circa 793 RAC tra il 2016 e il 2019, l'età media era di 60 (37-73) (RIQ)  anni, il 49% di sesso maschile. Le complicanze sono state riportate in tutti i gruppi in media del 17,5%, la più frequente è stata la disfunzione/occlusione del catetere. Date le complicazioni dello stesso diametro e diverse lunghezze del catetere, non c'erano differenze statistiche tra i gruppi.

I ricercatori concludono quindi che la selezione di una lunghezza o dell'altra con un catetere dello stesso diametro non presenta differenze statisticamente significative, in termini di complicazioni che questo dispositivo può causare, il che significa che le dimensioni non contano.