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Bonus 200 euro. Dal part time all’autocertificazione. Tutto quello che devi sapere

Tra pareri e correttivi del Governo, sul bonus 200 euro, previsto dal Decreto Aiuti, c’è ancora molta confusione. In un articolo precedente, abbiamo cercato di fare chiarezza sulla questione - Bonus 200 euro, esonero contributi 0,8 per cento ed autocertificazione. Facciamo chiarezza

Cerchiamo quindi in breve di fissare i punti chiave del bonus, in modo da non lasciare adito ad interpretazioni, e lo facciamo con una serie di domande e risposte pubblicare su Il Sole 24ore.

Il bonus 200 euro spetta a tutti i dipendenti? È automatico?

L’indennità una tantum di 200 euro non è erogata in automatico a tutti i dipendenti perché è necessario rispettare alcuni requisiti soggettivi per ottenerla:

In particolare spetta a chi:

- non è titolare di trattamenti pensionistici o reddito di cittadinanza (perchè in tal caso spetta il bonus previsto dall’articolo 32 del decreto Aiuti)

- ha beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% nel primo  quadrimestre 2022 e ha avuto quindi un reddito imponibile mensile massimo di  2.692 euro in uno di questi mesi.

- è in forza al 1° luglio 2022.

L’autocertificazione è necessaria anche per pensionati e dipendenti pubblici?

No, la dichiarazione è prevista solo per i dipendenti del settore privato. Per pensionati e dipendenti pubblici saranno Mef e Inps a incrociare i dati a loro disposizione, nel rispetto della normativa privacy, per determinare se spetta o meno il bonus 200 euro.

Qualora l’azienda, viste le precedenti dichiarazioni, vi abbia già chiesto di compilare l’autocertificazione, non pregiudica l’ottenimento del bonus.

 

Per chi è part-time il bonus 200 euro è intero o dimezzato?

L’indennità di 200 euro prevista dal decreto Aiuti spetta a tutti i lavoratori dipendenti in possesso dei requisiti soggettivi a prescindere dalla durata dell’orario di lavoro o dalla tipologia di contratto. Per questo motivo, anche nel caso di lavoratore con contratto part-time il bonus 200 euro non verrà dimezzato ma spetterà nella misura intera prevista.

 

Per i pensionati i requisiti per ottenere l’indennità sono diversi? È necessario fare richiesta all’Inps

I requisiti per i pensionati sono definiti dall’articolo 32, comma 1-7, del decreto Aiuti e parzialmente diversi rispetto a quelli dei dipendenti.

Per ottenere il bonus 200 euro è necessario:

- essere residenti in Italia

- essere titolare di almeno un trattamento pensionistico da previdenza obbligatoria (al 30 giugno 2022)

- essere titolari di reddito personale ai fini Irpef per il 2021 inferiore a 35mila euro

Possono ottenere il bonus anche coloro che percepiscono pensione o assegno sociale oppure assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti.

L’erogazione è automatica dopo i controlli fatti dall’Inps quindi non è necessario farne richiesta o presentare documentazione.

 

Se in famiglia c’è qualcuno che prende il reddito di cittadinanza, agli altri componenti del nucleo spetta comunque?

No. Nei nuclei familiari con all’interno un percettore del reddito di cittadinanza, il bonus 200 euro non spetta a tutti gli altri componenti, anche se rispettano tutti gli altri requisiti. Spetta quindi solo un bonus per nucleo familiare.

 

Come funziona il bonus 200 euro per chi ha la partita Iva?

Il decreto Aiuti ha previsto che l’indennità una tantum spetti anche a lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali obbligatorie Inps. È stato istituito un Fondo da 500 milioni dedicato a questo. (Bonus 200euro. Infermieri liberi professionisti, on line il servizio per presentare domanda)

 

Chi fa solo ricevute di lavoro autonomo occasionale e non ha partita Iva ha diritto al bonus 200 euro?

Si, l’indennità spetta anche a chi è titolare di contratti di lavoro autonomo occasionali (articolo 222 del Codice civile). È pero necessario rispettare due importanti requisiti per poter ottenere il bonus 200 euro:

- essere iscritti alla gestione separata Inps;

- Aver versato almeno un contributo mensile nel 2021.

In merito a questo aspetto è importante ricordare che l’obbligo di iscrizione e di relativo versamento sorge una volta superati i 5.000 euro di reddito derivante da queste attività (articolo 44 Dl 269 convertito nella legge 326/2003)

Il bonus 200 euro è netto o verrà poi tassato in dichiarazione dei redditi?

Il bonus non sarà soggetto a tassazione perchè non concorre alla formazione del reddito ai fini Irpef né per i lavoratori dipendenti e pensionati, né per le partite Iva, né per tutti gli altri soggetti beneficiari.