Da luglio arrivano 100 euro in busta paga, ecco per chi. Cosa prevede il ddl lavoro
Il Consiglio dei Ministri, ha approvato ieri un decreto-legge che introduce misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.
Il testo interviene con misure volte a ridurre il cuneo fiscale, per la parte contributiva, nei confronti dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35.000 euro lordi annui; a contrastare la povertà e l’esclusione sociale, con particolare attenzione per le famiglie al cui interno siano presenti soggetti fragili, minori o anziani; a promuovere politiche attive del lavoro, con l’obiettivo di assicurare un’adeguata formazione a chi non ha un’occupazione ed è in grado di svolgere un’attività lavorativa e di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Si introducono poi interventi urgenti volti a rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni e si modifica la disciplina del contratto di lavoro a termine.
Cuneo fiscale Misure a sostegno dei lavoratori e per la riduzione della pressione fiscale
Si innalza, dal 2 al 6 per cento, l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 (con esclusione della tredicesima mensilità).
L’esenzione è innalzata al 7 per cento se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro.
Si conferma l’incremento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
Si prevede una estensione ai genitori vedovi della maggiorazione dell’assegno unico prevista per i nuclei familiari in cui entrambi i genitori siano occupati.
La percentuale di taglio al cuneo che verrà praticata:
- per gli stipendi fino a25mila euro il taglio al cuneo sale a 7 punti percentuali (con una ipotesi di aumento in busta di circa 70-80 euro)
- per le retribuzioni da 25 a 35mila eurola riduzione sale a 6 punti percentuali (con un’ ipotesi di aumento in busta paga di circa 90-100 euro mensili).
La misura è prevista dal 1°luglio al 31 dicembre 2023, esclusa la tradicesima.