Tumore al seno collegato ai turni notturni. Infermiera vince battaglia in tribunale
In una decisione senza precedenti in Francia, il lavoro notturno è stato ufficialmente riconosciuto come un fattore di rischio per il tumore al seno. La notizia, riportata da diverse testate francesi tra cui Le Monde, è stata resa pubblica dal conseil médical, l'organo deputato a pronunciarsi sul riconoscimento delle malattie professionali nella pubblica amministrazione. Questo riconoscimento è il risultato di una lunga battaglia legale portata avanti da un'ex infermiera che ha lavorato per oltre 28 anni presso l'Hôpital de Sarreguemines, nella Regione del Grand Est, svolgendo numerosi servizi notturni nei reparti di ginecologia e cardiologia.
La donna, che ora è in pensione, ha accumulato 873 servizi notturni nel corso della sua carriera, alternati a turni di mattina o pomeridiani fino all'età di 48 anni, quando è passata ai soli turni diurni. Poco dopo questa transizione, le è stato diagnosticato un tumore al seno. Dopo una lotta legale durata più di cinque anni condotta dalla CFDT – Mines de Moselle, uno dei più grandi sindacati francesi, il suo tumore è stato finalmente riconosciuto come una malattia professionale legata al lavoro notturno. La decisione potrebbe avere implicazioni giuridiche anche in Italia.
Possibili Implicazioni in Italia
Elisabetta Iannelli, avvocato e vicepresidente di Aimac (Associazione Italiana Malati di Cancro, Parenti e Amici), ha sottolineato che questa decisione potrebbe rappresentare un interessante precedente in Italia. Tuttavia, è importante notare che, al contrario di alcune malattie professionali tabellate come il mesotelioma, il nesso causale tra il lavoro notturno e il tumore al seno non è stato ancora provato scientificamente in modo chiaro ed inequivocabile. Pertanto, il riconoscimento di un tumore come malattia professionale dovrebbe essere supportato da prove concrete, dimostrando il rapporto di causa-effetto tra il lavoro notturno prolungato e la diagnosi di tumore al seno.
In Italia, l'INAIL risarcisce i lavoratori per le malattie professionali contratte a causa dell'esposizione a fattori di rischio sul luogo di lavoro. Malgrado le evidenze scientifiche in evoluzione, il nesso tra lavoro notturno e tumore al seno non è ancora automaticamente riconosciuto, e i lavoratori dovrebbero essere in grado di dimostrare tale nesso con prove concrete.
Il Possibile Nesso tra Lavoro Notturno e Cancro al Seno
L'ipotesi che il lavoro notturno possa influenzare il rischio di tumore al seno è stata oggetto di studio per oltre 15 anni. Alcuni studi iniziali, come quello condotto in Canada, hanno evidenziato un aumento del rischio di tumore al seno nelle donne che hanno lavorato turni notturni per periodi prolungati. Altri studi hanno confermato questa correlazione, suggerendo che l'incidenza di carcinoma mammario sembra aumentare tra le lavoratrici notturne, indipendentemente dal tipo di impiego svolto.
La possibile spiegazione di questo nesso coinvolge la melatonina, un ormone con effetti anticancerogeni, la cui produzione è disturbata dai cambiamenti nel ritmo circadiano causati dal lavoro notturno. Tuttavia, è importante notare che le evidenze scientifiche non sono ancora solide, e l'International Agency for Research on Cancer (IARC) ha classificato i turni notturni come "probabilmente cancerogeni per gli esseri umani" ma senza fornire una stima precisa dell'aumento del rischio.
Una Ricerca Italiana per Fare Chiarezza
Nel tentativo di gettare luce su questa questione, il Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna condurrà una ricerca basata su dati amministrativi raccolti da 10.000 operatrici sanitarie italiane. Lo studio mira a confermare o smentire il legame tra il lavoro notturno e l'insorgenza del carcinoma mammario. Utilizzando dati certi invece di interviste basate su ricordi, questa ricerca potrebbe contribuire a delineare una comprensione più chiara del possibile nesso tra lavoro notturno e tumore al seno, con l'obiettivo di fornire basi solide per future decisioni giuridiche e politiche nella tutela della salute delle lavoratrici notturne.