Flavio Paoletti, Presidente IPASVI di Trieste, risponde alle Dieci Domande
Prosegue il nostro viaggio nel Progetto “Dieci Domande agli Infermieri”, nato dall’idea di discutere di noi, dei nostri problemi, di quello che si dovrebbe fare, convinti che essere una professione intellettuale significhi anche essere capaci di “pensare la nostra professione per la nostra professione”.
Oggi accogliamo con piacere il pregevole contributo di Flavio Paoletti, Presidente dell’Ipasvi di Trieste che attualmente ricopre anche la carica di coordinatore dei Collegi del Friuli Venezia Giulia, che introduco con autentica emozione riportando le sue stesse parole:
"Sono sempre disponibile ai confronti, alla crescita professionale e alla tutela della salute dei cittadini"
PENSARE LA NOSTRA PROFESSIONE PER LA NOSTRA PROFESSIONE
Progetto InfermieristicaMente - NurSind: DIECI DOMANDE AGLI INFERMIERI
a cura di Chiara D'Angelo
Risponde FLAVIO PAOLETTI, Presidente dell'Ipasvi di Trieste
- Quali sono per te i problemi più rilevanti che oggi hanno gli infermieri
Mancato riconoscimento delle competenze cliniche avanzate e quindi dell’autonomia professionale
Scarsa consapevolezza di essere uno dei pilastri fondanti del SSN sia dal punto di vista numerico sia dal punto di vista della sostenibilità dello stesso
Da tutto ciò ne deriva una scarso potere contrattuale ed economico
- Come risolvere questi problemi, cioè con quali idee, proposte e progetti
Lavorare in modo integrato con le altre professionalità ribadendo però che i perimetri professionali sono cambiati e sono necessarie delle modifiche organizzative per garantire buone performance per i cittadini e contribuire alla sostenibilità di spesa del SSN
Essere più coesi con le rappresentanze professionali partecipando attivamente ad incontri, focus group e conferenze in tema di ruolo professionale
- Quali soluzioni organizzative si dovrebbero adottare per mettere in campo una qualche azione collettiva
la domanda 2 contiene già la risposta alla domanda 3
- Quali iniziative collettive si renderebbero necessarie
la domanda 2 contiene già la risposta alla domanda 3
- “Unità, Progetto, Politica” per te cosa significano
Politica = politica della professione e non politica dei partiti
Unità = coesione professionale e chiarezza del ruolo sinergico
Progetto = programmazione che stabilisca bene l’obiettivo, le risorse, i tempi, le azioni e le alleanze
- Cosa pensi della proposta di organizzare gli Stati Generali degli Infermieri
Non avendo definito che cosa intende per Stati Generali non so rispondere. L’importante è tenere ben chiaro le funzioni degli organi di rappresentanza della professione (Collegi) con gli organi di rappresentanza di alcuni gruppi professionali (potere contrattuale) o di tutela dei singoli (organizzazione sindacali)… ovviamente è necessario che entrambe lavorino assieme ma con mandati diversi
(7 e 8 Omissis)
- Sintetizza in tre parole quello che chiederesti ai Sindacati
Maggior potere contrattuale a livello regionale e nazionale
Minor difesa di situazioni nettamente contrastanti con la politica della professione
Maggior confronto con le rappresentanze istituzionali della professione
10. Mi descrivi succintamente la tua idea di infermiere del terzo millennio
Infermiere clinico: professionista con una grossa competenza clinica in grado di guidare e dirigere gruppi multiprofessionali (infermieri, medici, fiosterapisti, ecc)
Infermieristica: scienza che riconosce la centralità della persona e che ha un proprio percorso formativo all’interno della Facoltà di Infermieristica o Dipartimento delle professioni sanitarie, comunque al di fuori dalla ex Facoltà di Medicina
Infermiere gestionale/dirigente: infermiere con laurea specialistica che dirige strutture semplici, complesse e operative multiprofessionale non solo composte da personale del comparto.
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