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Gli infermieri spezzini e l'assessore Regionale alla Istruzione, Formazione ed Università... un anno dopo!

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 27/11/2013 vai ai commenti

Le interviste

Un anno fa circa il Collegio Ipasvi di La Spezia ha ricevuto una segnalazione, riguardante una nota dell’assessore Giuseppe Rossetti pubblicata sul sito ufficiale della Regione Liguria in cui si ravvisava che il percorso formativo degli infermieri avvenisse al di fuori del contesto universitario. Da subito il Collegio spezzino si era mosso ed il chiarimento naturalmente c’era stato. Il 25 novembre scorso si è svolta la quarta giornata del corso Archi Pet/IPASVI La Spezia dedicato alla Pet Therapy, a cui hanno partecipato 70 professionisti sanitari Infermieri, qualche oss, educatori professionali e alcuni cittadini interessati all’argomento. L’Assessore Regionale alla Istruzione, Formazione ed Università Sergio Rossetti in visita istituzionale alla sede che ospitava l’evento ha voluto, in un fuori programma, incontrare gli Infermieri. Ce lo racconta Francesco Falli, Presidente del Collegio Ipasvi di La Spezia. Francesco, giornata ECM "con sorpresa" il 25 novembre c.a. alla quarta giornata del Corso Archi Pet dedicato alla Pet Terapy. Quali sono state le parole dell'Assessore Regionale alla Istruzione, Formazione, Università dott. Sergio Rossetti riguardo al percorso formativo dell'infermiere? L'assessore è intervenuto a sorpresa, quando ha saputo della nostra presenza in quella RSA; dopo i saluti alla platea ha ribadito di sapere bene come si forma oggi un Infermiere, sa che frequentiamo le Università, e sa che quell'articolo ha suscitato ''risentite lamentele'' nella categoria, lamentele che ritiene più che giuste. Si è anzi complimentato con la strategia scelta, cioè con l'invio di firme, numerose, di nostri iscritti. Lui ritiene che ci sia stata una distorta comunicazione, ma non ha mai pensato che l'Infermiere si forma in qualche mese di corso... questi sono stati i concetti comunicati; inoltre ha aggiunto, e ribadito, la ''centralità'' della categoria: cosa che ci ha fatto piacere, non tanto perchè lo ha detto a noi (in genere un politico non perde l'occasione di rimarcare la validità della categoria alla quale si rivolge...), ma perchè sapeva che il pubblico non era composto solo da Infermieri. Se a distanza di oltre un anno, la vicenda costituisce memoria ancora "fresca" per l'Assessore, la manifestazione di dissenso degli infermieri e del loro Collegio dev'essere stata davvero significativa. Ce la racconti? Volentieri perchè ho più motivi per farlo. Da sempre si sostiene che i Collegi IPASVI (in generale) mancano di pressing, quando si leggono o sentono fesserie mediatiche (non rare) riguardanti la nostra categoria. Noi siamo attenti a queste ''cattive notizie'' e da tanto tempo ormai chiediamo smentite che otteniamo sempre e anzi, nella nostra zona è difficile che escano annunci sbagliati, tipo l'oss o la crocerossina spacciati per Infermiere. Ricorderò sempre, appena eletto Presidente, un articolone titolato ''due Infermieri in ospedale si battono per la stessa donna: staccato un orecchio con un morso!''... bello, ad effetto...ma falso, perchè le qualifiche di questi due personaggi erano magazziniere ed amministrativo. Fummo sull'orlo della querela, ma la smentita ci regalò una intera pagina di giornale e la prima vera intervista, nella quale ovviamente parlammo di noi come desideravamo,ben oltre la smentita di dovere. Tornando a quell'episodio del marzo 2012, quando sembrò che l'assessore alla formazione ed all'università della Regione Liguria fosse del tutto impreparato su come nasce un Infermiere, una collega, Franca B. (già Consigliera dell'IPASVI) avviò una raccolta firme, noi la sostenemmo e facemmo nostra la procedura di raccolta (in accordo con la collega). Una mia nota accompagnò il tutto, e Rossetti mi telefonò, assicurandomi che era stato tutto un equivoco. Quando ieri ci siamo conosciuti ''de visu'', mi ha subito detto... ''eh.... quelle 300 firme non potevano certo essere ignorate!''. Lo avrei baciato (.....massimo rispetto per i gusti di tutti ma io resto tradizionalmente orientato all'altro sesso, però...) perchè QUESTO era quello che ripeto da sempre, a tutti: va bene, serve e DEVE essere fatta la nota del Collegio (altrimenti, che ci stiamo a fare) e la nota, la mail, il fax, lo spazio Facebook con la protesta di IPASVI sono rappresentativi, certo. Ma sono UNA mail, UN invio, UN annuncio. Pensate se il 5% del ''corpo iscritti'' di ogni Collegio inviasse una mail....quando a Roma dovesse apparire una notizia falsissima o imprecisa, ciò significherebbe 1500 mail su trentamila iscritti....a Spezia, che ha 2000 iscritti, vorrebbe dire 100 mail...non sono mica poche. E oggi è facilissimo, una mail costa poco, anche poco tempo... e saremmo molto presenti, reattivi, prementi, attesi perfino! Tutto è bene quel che finisce bene... soprattutto nell'interesse di tutti. Questa cosa, anche per la bella copertura mediatica sostenuta da noi, dallo stesso assessore e dal suo staff (su Twitter, su Facebook, su altri social) e ora da Voi, è stata un bene per la categoria, mi permetto - da solo- di dirlo... altrimenti non me lo chiederesti, giusto Chiara? Da quel che si legge dei tuoi corsi sulla Pet Therapy si deduce essere un evento che riscuote sempre grande partecipazione, successo ed autentico coinvolgimento emotivo. Certo, perchè i nostri docenti investono i colleghi (o i discenti, comunque presenti) con una benzina speciale: la passione, che mostra anche esperienze vere, vive, che io ho visto e che mi hanno trasformato da semiscettico a un convertito convintissimo: come ogni convertito, chiaramente!!. Nessun equivoco, mai: la Pet non può ne deve sostituire la terapia medica, non lo potrebbe fare. Ma a livello di sostegno emotivo ottiene risultati veramente impressionanti. In una RSA, dove ho accompagnato la collega che segue l'evento come principale docente, ho visto un uomo anziano assai agitato, ansioso, vagabondante....lo hanno con cautela avvicinato, gli hanno messo vicino un cagnetto ''esperto''...si è seduto, e lo ha accarezzato per ore. Un collega mi ha detto che non ricordava di aver visto quell'uomo seduto e ''calmo'' da anni.... Anche il NurSind da tempo aderisce a questo argomento nella sua offerta formativa Sì, per più Segreterie provinciali: ad Asti due colleghe molto partecipi, due amiche, mi hanno abbracciato a fine evento , in lacrime, e hanno detto così: ''Francescoooo! Come ci è piaciuto, che bel corso, che bel corso: abbiamo pianto così tanto!'' Lo dico non con ironia ma convinto, perchè erano felici, coinvolte intimamente, ed è un fatto che lo score valutativo dei corsi è molto alto, più o meno come quello sull'errore che , esattamente come il corso Pet, tocca esperienze realmente avvenute, e le fa vedere. (a cura di Chiara D'Angelo) unnamedCarissimi saluti ai colleghi del Nursind!